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Healthcare: le buone prospettive del comparto

Il mercato della sanità, secondo gli esperti di T. Rowe Price, ha buone prospettive di crescita soprattutto perché nel mondo è aumentata la sensibilità verso la cura della persona e del mantenimento del benessere. Tra i motori di spinta di lungo periodo l’invecchiamento della popolazione.

29/10/2021
Dottore in camice bianco e stetoscopio in mano
Analisi sulle potenzialità del mercato della salute e del benessere

Gli investitori sono sempre più attenti a quello che succede sul mercato sanitario, soprattutto perché la pandemia ha accentuato quel megatrend che già interessava da tempo questo settore. In particolare, come ha osservato Ritu Vohora, portfolio specialist capital markets di T. Rowe Price, l'esperienza condivisa a livello globale del Covid-19 ha messo in luce l'importanza di un sistema sanitario ben funzionante, sostenibile e innovativo. Un quadro che lascia intuire ampi margini di crescita, tenuto conto che l’emergenza ha aumentato di fatto l’attenzione verso quest’area da parte di privati, Governi e altri attori interessati e questo contribuirà a guidare tali tendenze in futuro, oltre la pandemia.

Il comparto offre interessanti opportunità

La sanità resta attraente e offre interessanti opportunità a lungo termine per gli investitori che vogliono capitalizzare sul settore e sulla sua digitalizzazione. Guardando come in questi mesi è cambiato il comportamento individuale, è emersa una rinnovata attenzione al miglioramento e al mantenimento del benessere fisico e mentale, tendenza che ha già avuto un importante impatto culturale, soprattutto tra i giovani. Gli sforzi per far partire la campagna di vaccinazione sono stati enormi (dalla ricerca sui vaccini alla loro produzione, dalla logistica alla distribuzione), ma si è anche trovata ulteriore conferma che l'accesso all'assistenza sanitaria è ancora un problema critico in molte parti del mondo.

E i ‘ritardi’ accusati da questi Paesi (soprattutto tra gli emergenti) è un problema che non si può sottovalutare, tenuto conto – sottolinea l’esperta - che la pandemia da coronavirus ha insegnato che non si può lasciare indietro nessun individuo o Paese di fronte ad un disastro sanitario globale. E questo è un altro fattore di sostegno. Altro aspetto positivo è che i vaccini anti-Covid e gli sforzi per immunizzare le persone porteranno guadagni significativi alle aziende coinvolte, nonostante le potenziali pressioni per rinunciare ai brevetti e mantenere i prezzi bassi. Con la progressiva riapertura dei Paesi, ci sarà il risveglio di una domanda finora repressa a guidare la ripresa.

Il ricco mercato del benessere

In particolare, l’esperienza pandemica accelererà probabilmente i consumi legati al benessere: una ‘torta’ molto importante. Nel 2018, il valore globale dell'economia del benessere è stato stimato in 4.500 miliardi di dollari. In sintonia è cresciuta di molto la domanda di prodotti di dispositivi di tracciamento della salute o di abbigliamento sportivo. Dato che le giovani generazioni sono particolarmente coinvolte da questo trend è probabile, stima Ritu Vohora, che si deve ancora raggiungere il ‘picco del benessere’. I settori legati alla salute beneficeranno comunque anche dei venti di coda strutturali nel lungo termine, come un grande e spesso crescente mercato a cui rivolgersi.

Questo è un ulteriore fattore di spinta per il comparto. In particolare, le persone oggi vivono più a lungo, a volte con malattie croniche: l'invecchiamento della popolazione alimenterà quindi la domanda di servizi sanitari. Più in generale, l’esperta non esclude che l'aumento dei costi sanitari crei opportunità per progressi tecnologici innovativi per migliorare i risultati sanitari a costi più accessibili. Ma il comparto non è immune dai rischi. Quello più pressante sul breve periodo riguarda la riforma sanitaria Usa e la regolamentazione dei prodotti farmaceutici. C’è infatti il timore che la nuova legislazione sui prezzi dei farmaci possa scalfire i margini di profitto e i guadagni del settore.

Un settore difensivo che morde il freno

Quello sanitario è considerato tradizionalmente un settore più difensivo e nell’ultimo anno è rimasto indietro rispetto al mercato generale. Tuttavia, nell'ultimo trimestre il vento sembra essere cambiato, con il comparto che ha sovraperformato l’indice MSCI World del 2,3%. Inoltre, sia l'industria farmaceutica che quella delle biotecnologie scambiano oggi su valutazioni relative attraenti. Agli investitori che cercano opportunità nel settore, Ritu Vohora suggerisce di adottare un approccio disciplinato alla valutazione, concentrandosi su società con bilanci solidi e team di gestione forti, e soprattutto con una forte pipeline di nuovi prodotti, oltre che monitorare le scadenze vicine dei brevetti.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

sanità pandemia investitori
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