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Criptovalute: tra record e rivoluzione normativa negli Usa
Le stablecoin potranno essere usate per pagamenti istantanei, portafogli pensionistici e transazioni quotidiane, attirando l’interesse di colossi come Walmart e Amazon. L’intero mercato crypto vale oggi 4mila miliardi di dollari. Possibili conflitti di interesse per la firma del Genius Act.

C’è una nuova corsa alle criptovalute che sta infiammando il mercato, con il Bitcoin che ha raggiunto un nuovo record, superando la soglia dei 122mila dollari. Per Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital (la divisione dedicata agli asset digitali della Borsa di Stoccarda) non si tratta di un'impennata casuale, ma di un segnale chiaro della crescente maturità del settore delle criptovalute e della loro integrazione nel sistema finanziario globale. Questo risultato, secondo l’esperto, non è infatti dovuto a speculazioni momentanee, ma riflette tendenze strutturali: una regolamentazione sempre più solida, l’interesse crescente da parte degli istituzionali e una maggiore chiarezza normativa sia in Europa sia oltre oceano.
Criptovalute: la normativa europea si sta mettendo al passo
In particolare, Serra sottolinea come l’Europa stia compiendo passi importanti con l’avvio del regolamento MiCAR, che ha già portato al riconoscimento ufficiale di 39 fornitori di servizi crypto, tra cui la stessa Boerse Stuttgart Digital. Questa regolamentazione, ha aggiunto, rafforza la fiducia degli operatori e accelera l’adozione degli asset digitali all’interno del mondo finanziario tradizionale. L’attuale contesto economico, segnato da inflazione persistente e instabilità geopolitica, spinge inoltre molti investitori a considerare Bitcoin come un bene rifugio, capace di offrire una valida alternativa per diversificare i portafogli, sia per i privati che per le istituzioni (finora piuttosto restii ad entrare sul mercato delle valute digitali).
L’attenzione di BlackRock e Franklin Templeton
Sulla scia di Bitcoin si è mossa l’intera pattuglia delle criptovalute, a cominciare da Ethereum che di slancio ha superato ampiamente l’importante soglia dei 3mila dollari. La sua infrastruttura, secondo la nota della Borsa di Stoccarda, è oggi centrale per l’intero ecosistema DeFi e ospita oltre 6 miliardi di dollari in asset tokenizzati. L’interesse di grandi nomi della finanza tradizionale - come BlackRock e Franklin Templeton - è la prova di quanto il settore stia entrando sempre più nell’economia reale. Per Boerse Stuttgart Digital, tutti questi segnali confermano la validità della propria missione: offrire soluzioni sicure e scalabili per le istituzioni finanziarie europee, accompagnandole nella transizione verso l’ecosistema digitale.
Dagli Usa un cambio di passo: via libera al Genius Act
A sostenere ulteriormente il rally del mercato crypto arriva una novità importante dagli Stati Uniti: il Congresso ha approvato con ampio consenso bipartisan (308 voti favorevoli e 222 contrari) il Genius Act (Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins), la prima legge federale che regolamenta le stablecoin, le criptovalute ancorate a valute come il dollaro. Il provvedimento, già firmato dal Presidente Donald Trump, introduce regole chiare sull’emissione delle stablecoin, imponendo requisiti di trasparenza, copertura 1:1 in dollari o asset sicuri e la supervisione delle autorità federali e statali. Si tratta, secondo gli osservatori, di un passaggio cruciale per rendere questi strumenti compatibili con la finanza tradizionale.
Settore crypto: per Trump sospetti di conflitto di interesse
La legge colma un vuoto normativo che finora aveva limitato la crescita del settore, offrendo finalmente certezze a imprese e utenti. Le stablecoin potranno così essere usate per pagamenti digitali, trasferimenti istantanei e persino nei portafogli pensionistici, come alternativa efficiente ai circuiti bancari tradizionali. Alla novità, però, non mancano le critiche: la senatrice Elizabeth Warren ha denunciato un possibile conflitto di interessi, dato il coinvolgimento della famiglia Trump nell’azienda World Liberty Financial, che ha lanciato la propria stablecoin USD1. Nonostante ciò, la legge è stata accolta con favore dal settore, che la considera un passo fondamentale verso la piena integrazione delle crypto nella finanza americana.
L’effetto sul mercato del Genius Act è stato immediato: la capitalizzazione globale delle criptovalute ha toccato un nuovo massimo di 4mila miliardi di dollari, a testimonianza del crescente ottimismo degli investitori (istituzionali e privati) di fronte a un contesto normativo più trasparente e favorevole.
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