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Idrogeno: favorite le aziende attive nel gas industriale

Il mercato riconosce, sin da ora, che l’idrogeno avrà un ruolo chiave nella transizione verso un'economia sostenibile. Gli esperti ritengono che ad approfittarne maggiormente saranno le aziende del segmento del gas industriale. Previsti massicci investimenti da Governi e imprese.

15/12/2021
grafico con frecce puntano verso l'altro
Analisi sulle potenzialità dell'idrogeno

La svolta ecologica che il mondo si appresta a fare determinerà vinti e vincitori che, tuttavia, al momento non sono facili da individuare. Sicuramente la transizione energetica sarà caratterizzata da una forte crescita della domanda di idrogeno (a scapito del carbonio) e saranno soprattutto le aziende attive nel settore del gas industriale ad approfittarne. Sarà questo, probabilmente, uno dei macrotemi nel prossimo futuro con cui i mercati finanziari si dovranno confrontare. Tuttavia, anche se questo segmento già registra aumenti degli investimenti di alcune società, la scelta degli investitori su cosa mettere in portafoglio per gli esperti di Morningstar non è immune da rischi.

Coprirà il 18% della domanda di energia entro il 2050

All’idrogeno, nella transizione energetica verso un'economia più sostenibile, è riconosciuto un ruolo chiave per ridurre le emissioni di Co2. Gli investimenti, rileva Krzysztof Smalec, analista di Morningstar, sono accelerati negli ultimi anni proprio nella convinzione che il suo sia destinato a crescere a un ritmo esponenziale. Come il trend si svilupperà è però più incerto. L'Hydrogen Council (iniziativa globale guidata dai top manager di 92 società leader nell'energia, nei trasporti, nell'industria e negli investimenti con una visione unitaria e a lungo termine per sviluppare l'economia dell'idrogeno) stima che l'idrogeno coprirà il 18% della domanda globale di energia entro il 2050.

In gestazione un’industria da 2.500 miliardi di dollari

Se questa previsione diventasse realtà cambierebbe di passo il ritmo della transizione: nascerebbe un’industria da 2.500 miliardi di dollari, si eviterebbe sei Gt (Gigatonnellate, un Gt equivale a 1 miliardo di tonnellate) di emissioni di Co2, senza contare che si tradurrebbe in un aumento di quasi otto volte delle dimensioni del mercato globale dell'idrogeno entro i prossimi 30 anni. Da rilevare che il programma ‘Net Zero’ dell'Agenzia internazionale per l'Energia (AiE) prevede che l'idrogeno rappresenti il 10% della domanda globale entro il 2050, pari a un aumento di oltre tre volte rispetto ai livelli attuali. Tra gli addetti ai lavori ci sono però dubbi sulla possibilità di raggiungere tali target.

C’è tempo perché l’idrogeno pulito diventi competitivo

Smalec, tra gli altri, ammette di essere scettico davanti a certe previsioni, poiché prevede che ci saranno diversi ostacoli nella transizione. L’analista pensa che ci vorranno una significativa riduzione dei costi di produzione e distribuzione dell'idrogeno pulito, un forte sviluppo delle infrastrutture e il sostegno politico affinché l'idrogeno diventi competitivo. Nonostante questo, ritiene che il settore rappresenti un'enorme opportunità. Anche perché già per molti Paesi che adottano target di riduzione delle emissioni più rigorosi, l'idrogeno è fondamentale nelle strategie di decarbonizzazione dei Governi. Oggi oltre 30 Paesi hanno annunciato strategie specifiche per l’idrogeno.

I mega progetti dei Paesi

L’Ue è tra i leader, con gli investimenti nel settore che entro il 2050 potrebbero collocarsi tra 180 e 470 miliardi di euro. Il Giappone prevede lo sviluppo di un'economia dell'idrogeno come elemento fondamentale per raggiungere il suo obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050. La Cina ha recentemente annunciato che l'idrogeno costituirà il 10% della sua quota di energia entro trent’anni. Al momento gli Usa non hanno una strategia ufficiale, ma quasi sicuramente i futuri piani di spesa includeranno investimenti nel settore. Data la disponibilità di gas naturale a basso costo Oltreoceano, i progetti adottati potrebbero includere la cattura e lo stoccaggio del carbonio, offrendo un potenziale percorso verso la decarbonizzazione.

In pieno fermento anche le imprese

L’attenzione delle imprese verso un’economia green è sempre più forte e hanno messo nel mirino obiettivi tutt’altro che prudenti. L’esperto prevede che l'idrogeno sarà un importante motore di crescita dei ricavi a lungo termine per le aziende del settore del gas industriale, dato che sono player affermati nella produzione e distribuzione dell'idrogeno convenzionale. Molte di queste aziende già sperimentano una forte crescita del business nell’idrogeno pulito. Per esempio, le opportunità legate alla transizione rappresentano oggi oltre il 40% del portafoglio ordini di Air Liquide (che prevede di investire più di 8 miliardi di euro per triplicarne l’attività entro il 2035). Altro esempio Linde, che ha investimenti per 290 milioni di dollari in infrastrutture per l'idrogeno in Corea del Sud (per il terzo trimestre ha circa 260 progetti in cantiere). Infine, Air Products ha investimenti in diversi mega progetti multimiliardari di idrogeno pulito. La società ha affermato che entro il 2035 l'idrogeno potrebbe coprire il 70%-80% delle sue entrate (rispetto a circa il 22% del 2020).

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

idrogeno gas aziende
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