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Carrello della spesa: si può risparmiare fino a 3.400 euro l’anno
Nonostante l'inflazione moderata, la spesa al supermercato rimane una voce importante sul bilancio economico degli italiani. Una famiglia con due figli può tuttavia arrivare a risparmiare fino a 3400 all'anno acquistando prodotti nei discount più convenienti.
Gli italiani che si recano a fare la spesa al supermercato hanno come obiettivo primario quello di risparmiare, nonostante la morsa dell’inflazione negli ultimi mesi si sia fatta meno stringente (in agosto si è attestata sull’1,2% contro il 5,9% di luglio 2023). Benché si preveda che le pressioni rimangano moderate per il resto dell’anno, le famiglie continueranno comunque a guardare le offerte, gli sconti e al più comune tre per due. In sintonia con l’inflazione, secondo la tradizionale inchiesta annuale di Altroconsumo sulla convenienza delle insegne presenti nel Paese, è anche rallentata la corsa dei prezzi nella grande distribuzione: mediamente a +0,25% nei discount, a +1,74% nei super e a +1,6% negli iper.
La rete In’s Mercato la più conveniente
È emerso che, tra i discount, i più convenienti sono le reti di In’s Mercato per la spesa mista e di Lidl per i prodotti economici. Per quanto riguarda la spesa di prodotti di marca, conquistano la prima posizione i punti vendita Bennet, mentre quelli di Famila Superstore si confermano primi nella categoria ‘‘spesa mista’’ per iper e super. A livello geografico, secondo l’indagine, è il Trentino-Alto Adige la regione più economica, cui fa da contraltare la Valle d’Aosta, che guida la classifica tra le più care. Ancora un dato che sottolinea la differenza tra Nord e Sud del Paese: nelle regioni più povere si spende fino al 5% in più del proprio bilancio rispetto alle regioni più ricche.
Strumento utile per maggiore trasparenza e competitività
L’indagine, che viene effettuata ormai da 35 anni, si pone l’obiettivo di aiutare i consumatori a scegliere il punto vendita più conveniente, contribuendo alla trasparenza e alla competitività del mercato. La ricerca aiuta dunque a risparmiare sulla spesa quotidiana, un costo importante e difficile da ridurre. Infatti, nonostante l’aumento dei redditi (+4,7%), il potere d’acquisto in Italia è diminuito di un altro 0,5%, dopo il forte calo (-1,8%) del 2022, con conseguente forte erosione del risparmio.
Per famiglie e single risparmi fino al 35%
Secondo la ricerca, una famiglia con due figli, che spende in media circa 9.128 euro all'anno (dati Istat 2023), può arrivare a risparmiare fino a 3.400 euro acquistando prodotti nei discount più convenienti. Anche un single può ridurre la spesa di 2.100 euro su una media annuale di 5.548 euro. In entrambi i casi, secondo lo studio, il risparmio supera il 35%. L'indagine, condotta in 1.140 negozi di 65 città, ha preso in esame 1,4 milioni di prezzi (di tutti i prodotti presenti a scaffale in 126 categorie di prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona e alimenti per animali), per valutare il posizionamento delle catene di supermercati su diversi tipi di spesa.
Il ranking
Nel 2023 il rialzo medio dei prezzi nei discount, ipermercati e supermercati si attestava al 12,6%. Il ranking varia secondo il tipo di carrello: se si comprano prodotti più economici oppure di marca, oppure quelli del logo della catena o, come alternativa, se si considera una ‘‘spesa mista’’, con tutti i tipi di prodotto. Nella classifica della ‘‘spesa mista’’, si confermano leader quelli del 2023: tra iper e super, la rete più conveniente (indice 100) è di nuovo Famila Superstore. A distanza, Pam e Conad (104 punti), con prezzi più alti del 4%. In fondo, troviamo Bennet e Carrefour Market (rispettivamente a +10% e +11%). Quanto ai discount (in un’altra classifica), anche In’s Mercato conferma il primo posto, seguito di un solo punto da Eurospin. Il più caro risulta invece Penny Market (che nel frattempo ha perso quote di mercato), dove la spesa mista costa il 13% in più rispetto a In’s. Tra i discount – che restano la scelta migliore (sono ai primi sette posti per la ‘‘spesa con i prodotti più economici’’, rispetto a una spesa analoga in altre insegne che può costare fino al 35% in più) - spicca Lidl (il più diffuso nel Paese), che per la prima volta conquista la vetta.