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Fondi: a maggio frena la raccolta delle Reti
Il comparto assicurativo/previdenziale registra flussi netti per 1,2 miliardi. Crescono le polizze vita tradizionali (+465 milioni) e le unit linked (+415 milioni), insieme alle gestioni patrimoniali individuali, con una preferenza per gestioni in fondi. In diminuzione il risparmio amministrato.

A maggio, nonostante un rallentamento fisiologico, le Reti di consulenza finanziaria confermano la loro solidità, con una raccolta netta complessiva di 4,4 miliardi di euro. Il dato, seppur in calo sia rispetto ad aprile (-25%) sia sullo stesso mese del 2024 (-19%), si mantiene ampiamente sopra la media mensile del 2024, segnalando la tenuta del sistema in un momento complicato del mercato. Il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno, infatti, presenta una raccolta complessiva di oltre 25 miliardi di euro, in aumento del 26,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend positivo trae profitto anche dall’accresciuta base clienti: da gennaio a maggio il numero dei risparmiatori seguiti dalle Reti è aumentato di 117 mila unità, a quota 5,3 milioni. In un anno i clienti sono incrementati di oltre 242mila unità (+4,8%).
Fondi gestiti protagonisti: +83,9% su base annua
A trainare il risultato di maggio è ancora una volta il comparto del risparmio gestito, che registra sottoscrizioni nette per 3,3 miliardi di euro, in crescita dell’83,9% rispetto a maggio 2024 e sostanzialmente stabile rispetto ad aprile. Il dato, di fatto, conferma l’interesse crescente dei risparmiatori italiani verso strumenti gestiti e soluzioni di investimento strutturate, a scapito della mera gestione amministrata. La raccolta si concentra soprattutto sui fondi comuni di investimento, con flussi netti per 1,7 miliardi di euro, di cui 759 milioni verso i fondi obbligazionari, in linea con la fase ancora incerta dei mercati azionari. Tutte le categorie registrano comunque risultati positivi, evidenziando una diversificazione degli investimenti come richiede la fase volatile che stanno attraversando i mercati. I fondi di diritto estero continuano a catalizzare la preferenza degli investitori, mentre quelli italiani segnano un risultato positivo, seppur più contenuto, pari a 279 milioni di euro.
Previdenza e assicurazioni in crescita
Il comparto assicurativo/previdenziale mostra invece una vivacità inaspettata, con flussi netti vicini a 1,2 miliardi di euro. Le polizze vita tradizionali segnano una crescita importante (+465 milioni), seguite dalle unit linked con 415 milioni, a conferma di una maggiore attenzione verso la protezione del capitale e l’integrazione della pensione pubblica. Le gestioni patrimoniali individuali attraggono 418 milioni, con una preferenza verso le linee azionarie e obbligazionarie, ma soprattutto verso le gestioni in fondi, che rappresentano oltre la metà del totale.
Reti sempre più decisive nel risparmio gestito
Il contributo delle Reti di consulenza al sistema degli OICR aperti è ancora una volta fondamentale. A maggio, tramite distribuzione diretta e indiretta, le Reti hanno garantito afflussi per 2,6 miliardi di euro, a fronte di un risultato negativo per 1,2 miliardi registrato dal resto del mercato. Da inizio anno, il loro apporto complessivo tocca i 12,3 miliardi, riuscendo non solo a compensare i deflussi degli altri operatori, ma a portare in positivo l’intera industria del risparmio gestito con un bilancio di 8,4 miliardi di euro.
Ribilanciamenti e risparmio amministrato
Discorso a parte per il risparmio amministrato: nel mese ha visto disinvestimenti netti per 289 milioni, legati soprattutto al forte calo nei titoli di Stato, che registrano una raccolta negativa per 1,2 miliardi. Al contrario, restano attrattivi gli ETF e gli exchange traded product, con flussi positivi per 451 milioni, segno della crescente diffusione di strumenti passivi tra i risparmiatori più informati. Il segmento della consulenza a parcella (fee only/fee on top) ha chiuso maggio con 963 milioni di raccolta netta, -19,1% rispetto all’anno precedente, ma con un bilancio da inizio anno ancora positivo: 6,5 miliardi di euro, pari a una crescita del 6,5% annua. Segno che, pur rallentando nel breve, il modello basato su consulenza trasparente e remunerata continua a trovare spazio tra gli investitori più evoluti.
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