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Mercati: dove trovare rendimento nei Paesi sviluppati

Le special situation del credito mid market europeo possono offrire interessanti opportunità d’investimento. Lo stimano gli esperti che hanno esaminato settori come auto, prodotti chimici, componentistica, vetro, fibra di vetro, commodity, alimentari, agricoltura, materie prime, carta e imballaggi.

13/05/2022
lavagna trasparente dove un operatori indica la scritta enterprise
Dove si possono trovare rendimenti nei mercati europei

Il clima d’incertezza che si respira nel mondo in questo periodo spinge la maggior parte degli investitori ai margini dei mercati finanziari, benché sia chiaro che i cambiamenti di portata storica degli ultimi mesi abbiano di fatto creato potenziali opportunità. È quanto emerge dall’analisi di Adam Phillips, partner, head of DM Special Situations di BlueBay, la cui attenzione si sofferma sulle 'special situation' del credito mid-market (crediti deteriorati corporate). Di solito sono occasioni che si presentano durante tutto il ciclo economico, ma questa volta – secondo l’esperto - le condizioni rappresentano ciò che si definisce una "tempesta perfetta" e i presupposti ci sono tutti per poterla sfruttare.

La ripresa europea più condizionata dal conflitto in Ucraina

Il rally registrato dai mercati finanziari dopo la gelata (a causa del Covid-19) del 2020, poggiata su un’efficace risposta fiscale e monetaria, ha permesso a molte imprese di superare le difficoltà di breve termine. Il rimbalzo del ciclo è stato robusto ma, allo stesso tempo, è anche stato accompagnato da elevate pressioni inflative, a loro volta esacerbate dai continui lockdown in Cina, che hanno interrotto le catene di approvvigionamento globali. Senza contare che la ripresa europea è rimasta indietro rispetto a quella Usa, situazione che è destinata a continuare, dato che gli effetti della guerra in Ucraina saranno più significativi nel vecchio continente perché più legato all’economia russa.

I cambiamenti 'forzati' in arrivo

L’atteggiamento dei consumatori di fronte al rincaro di commodity, alimentari e carburante è destinato a cambiare. Di riflesso, le imprese saranno chiamate a sfide importanti con effetti sui loro conti, mentre il sostegno fiscale e monetario è in esaurimento. Per questo la vulnerabilità nei mercati del credito pubblico e privato, in Europa, è diventata evidente. A fronte di questo, però, l’esperto di BlueBay intravede potenziali opportunità. In particolare, per gli investitori che hanno la flessibilità di perseguire un approccio temporale di 3-5 anni, il mid-market europeo del credito special situation presenta un’opportunità interessante con il potenziale di fornire rendimenti elevati.

Le sfide che attendono le imprese

Il mercato ha assistito a un flusso costante di opportunità distressed in Europa. Prima della pandemia questo trend era spinto soprattutto dal peggioramento degli standard di prestito e dei fondamentali del credito. La crescita del set di opportunità è stata così particolarmente evidente nel mid-market, spazio in genere definito dalle aziende con 30-500 milioni di fatturato. Nel 2020, il mondo ha subito un enorme shock e una risposta politica altrettanto importante, ma non tutti i settori hanno partecipato allo stesso modo alla ripresa (soprattutto quelli più toccati dal Covid). La situazione si è ulteriormente complicata con l’aumento dei salari, dei costi e dei problemi negli approvvigionamenti. In questa prima fase del 2022 il conflitto in Ucraina ha colpito direttamente i mercati delle materie prime e quelli finanziari, infatti il suo impatto nell’economia europea sarà profondo. Alcuni settori e aziende dovranno affrontare, secondo Phillips, sfide esistenziali.

Attesa per le mosse della Bce

La tempesta perfetta è completata dall’attesa che Bce segua, entro quest’anno, la strada tracciata da Regno Unito e Usa. Le società mid-market sono meno resistenti a questi shock di quelle più capitalizzate. Le imprese mid-market europee hanno meno accesso ai mercati dei capitali e dipendono maggiormente dalle banche. Ora gli istituti stanno inasprendo i loro criteri di prestito, il che probabilmente ridurrà i finanziamenti a tali imprese. Phillips ritiene che il panorama europeo dei distressed abbia opportunità d’investimento potenziale superiore ai 500 miliardi di euro, man mano che gli stimoli delle Banche centrali saranno rimossi e le macchine di supporto monetario e fiscale verranno spente.

Dove investire per trovare rendimento?

L’inflazione e i problemi alle supply chain stanno stravolgendo i modelli di business in diversi settori. BlueBay ha esaminato comparti tra cui auto, componentistica, prodotti chimici, vetro, fibra di vetro, commodity, alimentari, agricoltura, materie prime, carta e imballaggi, e ha monitorato aziende che sono sopravvissute alle sfide del Covid-19 solo grazie all’aiuto di Governi e Banche centrali. I mercati hanno dato loro credito, recuperando in modo aggressivo. Tuttavia, i loro bilanci eccessivamente indebitati indicano che ora sono mal preparate a sopportare la pressione sui margini da vendite ridotte e costi più elevati. In molti casi queste sfide sono aggravate dalle sanzioni sulla Russia. Secondo l’esperto, molte imprese dovranno ristrutturare i loro bilanci o esplorare soluzioni nel mercato dei capitali per sopravvivere, in un momento in cui l’era della liquidità quasi illimitata è finita.

Le differenze tra il mercato del credito europeo e quello Usa

Il mercato del credito europeo sconta oggi la propria dipendenza dal mondo bancario, pur considerando che il credito privato è comunque influenzato dagli stessi driver macroeconomici della sua controparte pubblica. Il mercato europeo dei finanziamenti alle imprese è però dominato dalle banche, che prestano circa 6,7 miliardi di euro alle aziende europee – una cifra pari al triplo dei mercati europei di investment grade, high yield e leveraged loan messi insieme. Ciò distingue il vecchio continente dagli Stati Uniti, dove circa il 70% dei finanziamenti proviene dai mercati dei capitali. Rispetto a un’epoca precedente, gli istituti di credito oggi non hanno né il desiderio né la capacità di sostenere le aziende in difficoltà, soprattutto se si considera che sono penalizzati dal punto di vista del capitale regolamentare per la detenzione di asset problematici nei loro bilanci.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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