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Risparmio: rallenta la raccolta delle reti in novembre

I risparmiatori hanno rallentato l’attività nel finale d’anno: a novembre la raccolta netta delle reti dei consulenti si è fermata a 2,7 miliardi, in calo del 28,5 per cento mensile. Da gennaio la raccolta si attesta a 39,6 miliardi, con il peso della liquidità al 7,1 per cento del totale.

23/01/2023
barattolo di vetro pieno di monete, da dove spunta una piantina, con una mano che mette una moneta
Raccolta di novembre dei consulenti finanziari

Finale di anno contrastato per l’attività delle reti di consulenza finanziaria, con gli investitori da una parte distratti dalla prossimità delle festività natalizie e, dall’altra, più impegnati nella programmazione delle scadenze in calendario per il nuovo anno. Le incertezze di fondo che si respirano sul fronte della macroeconomia, in crescendo con la persistente inflazione e i timori per gli sviluppi del conflitto in Ucraina, contribuiscono ad accentuare ulteriormente la loro prudenza. Infatti, come rileva il rapporto di Assoreti, nel mese di novembre la raccolta netta complessiva si è fermata a circa 2,7 miliardi di euro, in calo del 28,5% su base congiunturale e del 30,9% su base tendenziale.

La propensione all’investimento registra un nuovo input

Nonostante questa flessione, precisa però l’associazione di categoria, il confronto rispetto al mese precedente evidenzia una maggiore propensione all’investimento da parte dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. I volumi di raccolta realizzati sui prodotti del risparmio gestito - ad ottobre negativi per 45 milioni di euro – crescono, infatti, significativamente e si attestano, nel loro insieme, a 1,6 miliardi di euro: si tratta, per altro, del valore più alto degli ultimi sette mesi. Si conferma, inoltre, l’importate flusso di risorse destinato agli strumenti finanziari amministrati, in crescita del 3,9% mensile e pari a 4,3 miliardi di euro.

Il peso della liquidità si attesta solo al 7,1%

Nel dettaglio, a novembre risulta quindi che 5,9 miliardi sono stati investiti in strumenti finanziari e prodotti assicurativi/previdenziali, con un aumento del 44,6% su ottobre. La crescita è in parte attribuibile al riposizionamento di risorse liquide precedentemente raccolte. Il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi risulta infatti negativo per 3,3 miliardi. Da gennaio la raccolta netta delle reti si attesta a 39,6 miliardi, con la liquidità che rappresenta solo il 7,1% del flusso totale. Nel frattempo, i clienti che si affidano alle reti sono in costante aumento: a novembre il numero è salito a 4,94 milioni, +0,21% su ottobre (+10.321 unità) e +2% tendenziale.

Periodo segnato dalla prudenza e dalla diversificazione

L’associazione Assoreti traccia un bilancio positivo. Nelle attuali condizioni dei mercati finanziari, dichiara il segretario generale Marco Tofanelli, emerge il dato di un’industria capace di prestare consulenza personalizzata ed evoluta a segmenti diversi di clientela con obiettivi differenti. Infatti, sottolinea, se da un lato è evidente l’attenzione ai titoli di debito pubblico, che coglie anche finestre temporali di posizionamento più prudente, dall’altro si assiste a una buona ripresa dei prodotti del risparmio gestito, maggiormente utilizzati nel processo di diversificazione del portafoglio di quei clienti che intendono cogliere opportunità in un’ottica di medio-lungo periodo.

Risparmio gestito: boom degli Oicr aperti esteri

La distribuzione diretta di fondi comuni determina volumi netti per 712 milioni (-391 milioni in ottobre), il 43,8% delle risorse nette sulla componente gestita. Privilegiati gli Oicr aperti di diritto estero, con flussi netti per 546 milioni, con l’evidente supremazia delle gestioni collettive azionarie (575 milioni). Positiva anche la raccolta sui fondi aperti italiani (35 milioni) e fondi chiusi (131 milioni). La raccolta netta sulle gestioni patrimoniali individuali è positiva per 450 milioni (+43,5%). La spinta coinvolge sia le gestioni patrimoniali in fondi (Gpf) con investimenti per 163 milioni (+57%) sia le gestioni individuali mobiliari (Gpm), con flussi netti per 287 milioni (+36,8%).

Saldamente positivo il contributo degli Oicr aperti al sistema

Le sottoscrizioni nette sul comparto assicurativo/previdenziale risultano pari a 462 milioni di euro (31 milioni nel mese di ottobre) e si concentrano sulle unit linked (448 milioni). In novembre, spiegano in Assoreti, il contributo al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pertanto positivo per 1,2 miliardi di euro e compensa le uscite registrate nel loro insieme dagli altri canali di distribuzione, portando in positivo il bilancio mensile dell’intero sistema fondi (231 milioni). Stessa dinamica da gennaio: l’apporto delle reti si attesta a 11,6 miliardi a fronte degli 8,2 miliardi giunti all’industria degli Oicr aperti.

Risparmio amministrato: vale l’effetto del BTP Italia

In novembre, per quanto riguarda la raccolta netta sugli strumenti finanziari amministrati, questa si concentra sui titoli di Stato tra volumi realizzati sul mercato primario (1,1 miliardi di euro), principalmente per l’effetto ricevuto dalla finestra offerta dal collocamento del BTP Italia, e grazie anche alle movimentazioni registrate sul mercato secondario (2 miliardi di euro). Alla fine, risulta positivo anche il bilancio per le obbligazioni corporate (439 milioni) e per i certificate (215 milioni), mentre il saldo è negativo per i titoli azionari (-145 milioni).

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

assoreti raccolta reti
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