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Previdenza, se potessi avere mille euro al mese

30/03/2018

Abbiamo visto in alcuni precedenti articoli che un lavoratore che cominci a risparmiare anche alcuni decenni prima di andare in pensione difficilmente riesce a mettere da parte cifre che consentano di avere una rendita alternativa di buon livello: costruire un reddito parallelo richiede non solamente tempi lunghi, ma anche l’investimento di cifre notevoli.

Ipotizziamo questa volta un signore di 50 anni che ha un discreto reddito (intorno a 4-5 mila euro mensili per 13 mensilità) e che si accorga che la sua pensione, che dovrebbe arrivare intorno a 67 anni, non consente di mantenere il suo attuale livello di benessere. Chiaramente pensare alla pensione solamente a 50 anni non è una scelta vincente: i circa 17 anni che ancora mancano all’uscita dal lavoro sono tutto sommato abbastanza pochi per costruire un capitale che permetta di avere un maggiore agio. Comunque, avendo il nostro ipotetico lavoratore un buon reddito, può decidere di investire una cifra di una certa importanza, vale a dire 1.000 euro al mese, attualizzati ogni anno all’incremento dell’inflazione.

Nel caso particolare si può scegliere di puntare su un prodotto bilanciato con il 50% di azionario e il 50% di obbligazioni: con uno strumento di questo genere è ipotizzabile nell’arco dei 17 anni una media di rendimento intorno al 2% al netto delle commissioni e del prelievo fiscale, anche se va ricordato che si tratta di calcoli teorici, visto che di qui a 17 anni è molto difficile prevedere come andranno i mercati finanziari di tutto il mondo. Comunque si tratta di una stima che allo stato attuale è discretamente prudenziale.

Al termine dei 17 anni di versamenti la cifra sborsata è 204.000 euro attualizzati, che con gli interessi composti sono arrivati a 242.738 euro, sempre rivalutati per il tasso di inflazione. Si tratta chiaramente di una somma che difficilmente può dare un reddito accettabile: forse solo investendo in due monolocali o in un discreto bilocale in una grande città si può pensare di avere un affitto lordo mensile di 800-900 euro mensili, che si riducono a 400-450 se si calcolano le tasse e le spese a carico del proprietario di casa. In questo caso però c’è il vantaggio che non viene eroso il capitale e che gli immobili possono essere lasciati in eredità.

A questo punto il nostro ipotetico risparmiatore può prendere un’altra decisione, se vuole ottenere un buon assegno mensile aggiuntivo, vale a dire incassare 1.000 euro al mese depauperando il capitale. In questo caso, con un prelievo fisso costante di 12.000 euro annui al termine di 22 anni il capitale sarà interamente consumato, cioè quando il nostro pensionato avrà 89 anni. Da quel momento, se sarà ancora in vita (e le probabilità oggi di essere ancora vivi poco prima di compiere 90 anni sono alte) dovrà ridimensionare in maniera vistosa il suo livello economico e accontentarsi solamente della pensione.

In questo contesto c’è la possibilità di rischiare di più e puntare su un prodotto interamente azionario. Il rendimento medio annuo di uno strumento che punti sull’equity nei calcoli attuariali è intorno al 4%, che ovviamente è tutt’altro che sicuro. Si tratta comunque di una percentuale che sul lungo termine normalmente viene percepita, anche se non bisogna dimenticare che non è stato sempre così: Piazza Affari, per esempio, oggi a 11 anni di distanza è ancora sotto i livelli di prima della caduta del 2017. Altre borse, come Wall Street e la Germania, invece, sono oggi largamente sopra le quotazioni di 11 anni fa.

Comunque, dando per buono che nei 17 anni prossimi venturi si abbia una performance del 4%, la cifra investita di 204.000 euro dovrebbe arrivare a 290.494 euro, quindi discretamente superiore a quanto ottenuto con un investimento bilanciato. In questo caso, prelevando i soliti 12.000 euro all’anno ci vorrebbero 28 anni per asciugare il capitale, arrivando così da 67 anni a 95. Si tratta di un’età che chiaramente è più difficile da raggiungere e in questo caso il reddito mensile aggiuntivo è verosimilmente in grado di accompagnare il pensionato per tutto il resto della vita. Certo, solo se le borse azionarie non faranno brutti scherzi.

A cura di: Alessandro Secciani

Parole chiave:

previdenza pensione risparmio
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