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Mercati di frontiera e crescita secolare

24/07/2018

Per quanto riguarda i rischi, la maggior parte degli aspetti a cui prestare attenzione nei mercati di frontiera sono simili a quelli dei mercati emergenti. Si tratta principalmente di rischi politici, legati alle relazioni internazionali, valutari e di governance aziendale.

I mercati di frontiera sono la prossima generazione dei mercati emergenti. Questi mercati comprendono alcune delle popolazioni più giovani e in più rapida crescita del mondo, con interessanti storie di riforma e convergenza economica simili a quelle a cui abbiamo assistito negli ultimi 2-3 decenni nei mercati emergenti.  L'universo è spesso frainteso, trascurato e sottoinvestito dagli investitori globali. Di conseguenza, c'è pochissimo denaro istituzionale investito nei mercati di frontiera, fra i quali mercati promettenti come Nigeria, Pakistan, Egitto, Romania e Vietnam.

Quando si parla di mercati di frontiera una delle domande più comuni è se esista o meno una correlazione tra la crescita del PIL e la performance del mercato azionario. La verità si trova probabilmente nel mezzo; la correlazione non è così forte nel breve termine, ma è molto significativa nel lungo. I dati dimostrano che sia più premiante investire in mercati che mostrano una crescita economica continua e organica, piuttosto che in mercati dalla crescita più lenta o instabile. Una crescita sostenibile è anche di supporto alla transizione della classe media verso un modello di consumo discrezionale, che a sua volta si traduce in benefici per i servizi finanziari e per le società che producono beni di consumo di alta qualità.

Il team di East Capital è alla ricerca di realtà relativamente semplici che beneficiano di trend di crescita secolare. L’interesse dei gestori si concentra in primis sui beni di prima necessità e i discrezionali, che rispondo ai crescenti bisogni della classe media in crescita. La spesa discrezionale è particolarmente interessante in quanto le aziende in questione sono solitamente interessate da una crescita esponenziale dopo che i consumatori hanno superato determinato livelli di reddito. Interessante anche il settore bancario, in quanto vi sono diversi casi in cui la penetrazione bancaria è bassa. Le attività di banca retail, in particolare, offrono un ampio margine di crescita.

Il team cerca di mantenere un buon livello di diversificazione nella nostra esposizione bancaria, investendo in mercati che vanno dall'Egitto al Vietnam allo Sri Lanka. Viene valutato positivamente anche il settore sanitario, che dovrebbe trarre vantaggio dai continui cambiamenti demografici e dalle aspettative di vita – più lunga e di migliore qualità – nei mercati di frontiera.

Nelle intenzioni di East Capital si cerca di fare in modo che ogni singolo titolo in cui si investe abbia una storia specifica. Tra queste, una banca egiziana di medie dimensioni, Credit Agricole Egypt, il cui RoE è sempre più elevato rispetto a quasi tutti i suoi pari. La banca offre un elevato dividend yield (8% nel 2018) e valutazioni attraenti, con un rapporto prezzo/utile pari a 7,5 per l'anno in corso.

Un altro esempio è il gruppo sanitario rumeno Medlife, i cui ricavi crescono di oltre il 20% l'anno, in linea con i trend positivi dell’healthcare nel Paese. Inoltre, i negozi di generi alimentari Al Othaim in Arabia Saudita e Label Vie Morocco, così come i produttori alimentari come Vinamilk in Vietnam e Nestle in Nigeria, sono tra le società che vengono considerate ottime opportunità per acquisire esposizione alle grandi e dinamiche popolazioni di questi Paesi.

A cura di: Rocki Gialanella

Parole chiave:

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