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Fondi: la raccolta riprende slancio in maggio

In maggio è stata registrata una raccolta netta positiva a quanto rilasciato da Assogestioni. Gli investitori sono stati invogliati a dirigersi verso i fondi azionari dal ripreso delle Borse. Maggio fa dimenticare i timidi dati di aprile e il patrimonio gestito sale a 2210 miliardi.

30/06/2020
denaro e lente di ingrandimento
Report fondi

L’industria del risparmio gestito pigia sull’acceleratore in maggio, dopo il timido spunto registrato in aprile, seguito allo shock da coronavirus che ha segnato marzo e l’ultima frazione di febbraio. Gli investitori, confortati dalla brillante performance registrata dai mercati, si sono così riavvicinati agli asset più rischiosi. Lo scorso mese si è quindi chiuso con una raccolta netta positiva per 5,45 miliardi di euro, che si confrontano con i +2 miliardi di aprile e i -8,7 miliardi di euro di marzo. Da inizio anno, secondo quanto emerge dalla mappa mensile di Assogestioni, il saldo complessivo di raccolta dell'industria resta negativo per 4,6 miliardi, sotto il peso dell'andamento dei primi tre mesi e, in particolare, di marzo.

Il patrimonio gestito sale a 2.210 miliardi

Il patrimonio gestito dall’industria, grazie in particolare all’effetto dell’attività di gestione, a fine maggio sale di oltre 30 miliardi, a 2.210 miliardi (in crescita dell’1,5% dai 2.178 miliardi di aprile). Stabile la ripartizione delle masse gestite: quella investita nelle gestioni collettive è del 48,5% (1.072 miliardi), il rimanente 51,1% (1.138 miliardi) è impegnata nei mandati.

Vivaci afflussi per gestioni collettive e di portafoglio

Lo scorso mese è stato ancora favorevole per le gestioni collettive, anche se la raccolta relativa è meno brillante rispetto a quanto visto in aprile: rispettivamente +3,21 e +5,9 miliardi di euro. Nel dettaglio, i fondi aperti segnano +2,9 miliardi (+5,7 miliardi nel mese precedente) e i fondi chiusi +272 milioni (+195 milioni). Flussi positivi anche per le gestioni di portafoglio, che registrano +2,2 miliardi dopo -3,9 miliardi in aprile, con il retail a +348 milioni (dopo +105 milioni) e i mandati istituzionali che rimbalzano a +1,9 miliardi da -4 miliardi. Il bilancio consolidato da inizio anno è comunque negativo per entrambi i settori: -1,75 miliardi di euro per le gestioni collettive e -2,82 miliardi per le gestioni di portafoglio.

La brillante risalita delle Borse alimenta il rischio

L’avvio della fase 2, con la fine del lockdown, ha rasserenato l’atmosfera dei mercati con la complicità della lunga serie di interventi a sostegno dell’economia adottati dalle istituzioni. Un mix che ha alimentato negli investitori la voglia di rischiare di più su asset momentaneamente abbandonati a causa dell’incertezza e del montare della pandemia. L’appetito dei risparmiatori si è di riflesso concentrato sui fondi azionari, che segnano una raccolta netta di +3,09 miliardi di euro (dopo +2,02 miliardi di aprile), e smorzano il dato negativo consolidato da inizio anno a -887 milioni. L'entusiasmo è invece notevolmente calato per gli obbligazionari, che nel mese preso in considerazione segnano una raccolta positiva per soli 340 milioni, dopo +2,2 miliardi portati a casa in aprile. Rispetto al patrimonio gestito nel complesso sono comunque i due comparti che segnano il maggiore peso nei portafogli: 21,3% per i fondi azionari e 39,4% per gli obbligazionari.

I bilanciati scrivono l’unico segno positivo da inizio anno

Sono tornati in terreno negativo i flessibili, che in maggio hanno accusato deflussi per -66 milioni, dopo +250 milioni guadagnati nel mese precedente. Quasi dimezzata l’attenzione per i bilanciati, che registrano afflussi per 246 milioni dopo +493 milioni di aprile e, stando alla tabella di Assogestioni, è anche l’unico comparto tra i fondi di lungo termine a poter vantare un saldo di raccolta positivo da inizio anno (+1,5 miliardi). Al contrario, per quanto riguarda il saldo dei primi cinque mesi, sono i flessibili che denunciano l’arretramento maggiore: -7,3 miliardi di euro, seguiti a ruota dagli obbligazionari (-4,86 miliardi).

I monetari limano in maggio

Segno negativo anche per la raccolta netta mensile dei fondi monetari (-653 milioni dopo +846 milioni), che però archiviano i primi cinque mesi con flussi per +8,4 miliardi da inizio anno. I fondi di diritto italiano segnano complessivamente a maggio una raccolta netta negativa per 100 milioni, dopo +87 milioni in aprile, a un totale di -2,3 miliardi da gennaio. Per i fondi esteri il mese si traduce in flussi netti per +3 miliardi, dopo +5,6 miliardi, a complessivi -1,1 miliardi da inizio anno.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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