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Private equity: i fondi di continuazione pronti a quadruplicare

Il segmento più promettente è il lower mid-market, dove si trova terreno fertile grazie a multipli più bassi, margini di crescita operativa, espansione internazionale e innovazione di prodotto. Le PMI, inoltre, offrono vie d’uscita più diversificate e resilienza nei periodi di volatilità.

18/09/2025
dati al rialzo su sfondo blu
Analisi sui cotinuation fund

I fondi di continuazione, ovvero quegli strumenti che permettono ai gestori di private equity di mantenere più a lungo la proprietà delle aziende in portafoglio, sono destinati a rivoluzionare il mercato. È quanto stima Schroders Capital, secondo cui entro il 2034 il loro valore annuo di uscita potrebbe superare i 300 miliardi di dollari, con un aumento di oltre il 300% rispetto ai livelli registrati nel 2024. La banca d’affari ritiene che questa trasformazione non sia un fenomeno temporaneo legato al rallentamento delle tradizionali vie di dismissione, ma il frutto di fattori strutturali che stanno ridisegnando l’intero settore.

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Continuation Fund: le ragioni della crescita

Sono cinque, secondo gli esperti, i motori che spiegano la rapida espansione dei ‘continuation fund’: A) Valore nel tempo: prolungare la gestione consente ai gestori di continuare la trasformazione delle società senza le interruzioni dovute a un cambio di proprietà. B) Non sempre serve un nuovo acquirente: l’analisi su circa 2.600 operazioni mostra che fino al 31% delle aziende può essere ulteriormente valorizzato dallo stesso manager. C) Commissioni più basse: rispetto ai buyout tradizionali, le spese risultano circa dimezzate, con un risparmio stimato di 4 miliardi di dollari sui veicoli 2024. D) Maggiore prevedibilità: i continuation fund offrono rendimenti più stabili e liquidità più rapida, con un accesso ai flussi di cassa fino al 25% più veloce. E) Mercato favorevole: la scarsità di opportunità di uscita tradizionali rende queste soluzioni ancora più appetibili, anche se la crescita resta principalmente di natura strutturale.

Una nuova logica nel private equity

Il cambiamento non riguarda dunque solo la durata della gestione, ma anche la proprietà. Nei continuation fund, infatti, i gestori mantengono o addirittura aumentano la loro quota, senza cedere il controllo ad altri fondi e senza incassare subito le commissioni di performance. Così possono immettere nuovo capitale, garantendo continuità ai piani di sviluppo. Questo approccio sta modificando i flussi di operazioni: i cosiddetti buyout secondari, i passaggi di proprietà da un fondo all’altro (che di fatto rappresentavano circa metà delle transazioni), potrebbero ridursi di molto. Lo scenario di base prevede che entro dieci anni i continuation fund sostituiranno circa l’8% delle operazioni buyout di medie e grandi dimensioni, una percentuale che potrebbe essere ancora più alta con ipotesi ottimistiche.

Continuation Fund: piccole e medie imprese al centro

Un segmento particolarmente promettente - secondo l’analisi di Schroders Capital - è quello del lower mid-market, che comprende società con un valore inferiore al miliardo di dollari, tenuto conto che oltre due terzi delle opportunità di continuation fund valutate negli ultimi due anni hanno riguardato aziende con valori sotto i 750 milioni. Le ragioni dell’attrattiva sono molteplici: multipli di valutazione più bassi, margini più ampi per miglioramenti operativi, possibilità di espansione geografica e innovazione di prodotto. Inoltre, le aziende più piccole dispongono di vie di uscita più diversificate e risultano meno esposte alla volatilità dei mercati pubblici. In questo segmento, i continuation fund offrono anche una maggiore resilienza nei periodi di stress economico, garantendo agli investitori un equilibrio tra potenziale di crescita e stabilità.

Contination Fund: uno scenario in rapida evoluzione

In sostanza, per Schroders Capital, la diffusione dei continuation fund segna un cambio di paradigma: non si tratta solo di detenere più a lungo le società, ma di ridefinire il modo in cui viene creato valore nel private equity. Secondo Nils Rode, Chief Investment Officer della società, questo modello sta ridefinendo il panorama del private equity, intaccando i flussi di operazioni buyout e aprendo nuove opportunità, soprattutto nel segmento delle medie e piccole imprese. In prospettiva, i continuation fund offriranno quindi agli investitori rendimenti più prevedibili, maggiore diversificazione e continuità nella gestione delle aziende, confermandosi come uno degli strumenti destinati a crescere con forza nei prossimi anni.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

private equity fondi fondi di continuazione
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