SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

Mercati: nuove opportunità per i titoli growth nel 2023

Attenzione a tre cambiamenti che, nel corso del 2023, potrebbero favorire il comparto growth: la ciclicità delle big tech, l’aumento dell’inflazione di base e dei tassi e la deglobalizzazione. Da tenere sott’occhio, secondo gli esperti, anche l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale.

31/03/2023
ingresso sede della borsa di milano
Analisi sulle prospettive del comparto growth

Il 2023 potrebbe essere l’anno della riscossa per i titoli growth, dopo che il 2022 li ha visti sottoperformare rispetto ai value. Gli investitori di lungo periodo, nonostante il loro bilancio sia stato negativo in questo segmento, hanno imparato preziose lezioni dai mercati ribassisti, in particolare che i cambiamenti che ne derivano possono dare forma ai rendimenti futuri e premiare i più pazienti. In particolare, come rileva Paul Greene, portfolio manager di T. Rowe Price, sono tre i cambiamenti che potrebbero creare nuove opportunità per gli investitori growth: la ciclicità delle big tech, l’aumento dell’inflazione di base e dei tassi e la deglobalizzazione. C’è anche un altro elemento cui guardando più in là, stima Greene, bisognerà prestare molta attenzione: l’intelligenza artificiale. Già diventata un tema tangibile per l’industria e per gli investitori, occorre ora capire come l’IA generativa e gli algoritmi di autoapprendimento potrebbero guidare l’innovazione e la disruption nell’economia digitale e nel mondo reale.

Nuovi mercati per le big tech

Le big tech, cioè le piattaforme internet più famose - Alphabet (Google), Amazon.com, Netflix e Meta Platforms (Facebook) -, nel 2022 hanno subito notevoli pressioni dopo oltre un decennio di forti performance. C’è stato infatti nei loro confronti un netto cambiamento rispetto alla narrativa che le circondava prima della pandemia. Alcuni venti contrari sono stati specifici del settore, come le modifiche alle politiche sulla privacy che hanno minato l’efficacia della pubblicità online mirata. Più in generale, le dimensioni e la maturità delle grandi aziende di internet sembrano aver reso le loro attività principali più cicliche, sensibili alle fluttuazioni dell’economia. Il lato positivo, osserva il gestore, è che le big tech hanno comunque generato un flusso di cassa significativo e stanno cercando di inserirsi in mercati con grandi potenzialità. Le valutazioni interessanti e la ciclicità della pubblicità e degli acquisti online potrebbero offrire ai titoli di tali aziende un forte rialzo in un’eventuale ripresa.

Inflazione e tassi si modereranno su livelli alti

Per quanto riguarda l’inflazione e i tassi d’interesse, dopo avere toccato il picco, sono destinati a moderarsi anche se è probabile che lo facciano su livelli più alti rispetto a quelli dell’ultimo decennio. È possibile, secondo il gestore, che emergano soluzioni facili a causa di alcuni dei principali fattori alla base della carenza di manodopera negli Stati Uniti e della recente inflazione salariale, che comprendono l’invecchiamento della popolazione, il calo dell’immigrazione negli, l’epidemia da oppioidi e il Covid. Comunque, livelli di inflazione più elevati suggeriscono che l’era dei tassi prossimi allo zero è terminata. In questo contesto, la valutazione avrà probabilmente maggiore importanza. Uno dei motivi è la concorrenza: l’aumento dei rendimenti dei bond offre più alternative alle azioni. Per questo l’aumento degli utili e free cash flow potrebbe diventare un importante motore di rendimento. Questo potrebbe quindi favorire le strategie growth che esaltano la disciplina delle valutazioni e la qualità dei business.

Il reshoring è un’opportunità da cogliere

L’accorciamento delle supply chain è il terzo tema operativo individuato da Greene, che sottolinea come la pandemia e la guerra in Ucraina abbiano evidenziato le vulnerabilità create da decenni di globalizzazione. Il reshoring è quindi diventato una priorità strategica, una tendenza potenzialmente inflativa che potrebbe creare opportunità di investimento in alcuni settori. Il gestore cita l’esempio dei chip. I policymaker ritengono che l’accesso ai semiconduttori sia cruciale per la competitività e la sicurezza economica di uno Stato. Nei prossimi anni, la spinta strategica verso la riqualificazione della loro produzione dovrebbe aumentare il fabbisogno di strumenti e attrezzature usati nel loro processo di fabbricazione. Questa tendenza rafforzerebbe altri fattori di spinta della domanda a lungo termine, come le più ampie spinte all’elettrificazione e alla digitalizzazione dell’economia. Ciò significa che l’industria dovrà affrontare costi più elevati per espandere la capacità produttiva. La combinazione tra la crescita della domanda e l’aumento dei costi di produzione dovrebbe tradursi in un aumento delle vendite e dei prezzi dei chip, che potrebbe rafforzare i margini di profitto di alcuni produttori. Allo stesso tempo, Greene sottolinea l’incertezza che c’è sulle prospettive economiche e sulla probabilità che la domanda di chip nei data center e nelle auto possa indebolirsi ulteriormente.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

mercati growth rowe
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati