SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

Mercati: perché monitorare il rapporto tra PIL e utili aziendali

Il rapporto tra utili ed economia nazionale non è costante. Paesi orientati all'export, come la Germania, mostrano una connessione più robusta tra trend dell’utile ed economia globale, mentre gli USA, maggiormente dipendenti dall'attività interna, sembrano più resilienti a un rallentamento globale.

29/11/2023
grafici e dati colorati
Rapporto tra utili societari e andamento dell'economia

Lo spettro di una recessione che si agita all’orizzonte spinge gli investitori a interrogarsi sulla solidità del rapporto che c’è tra crescita economica e profitti delle società. In diversi contesti, la congiuntura è infatti un elemento cruciale per la redditività. Tuttavia, segnala Tina Fong, strategist di Schroders, la relazione non è uniforme e, in certi casi, arriva ad avere ampie variazioni. Paesi come la Germania, per esempio, che sono caratterizzati da un’accentuata dipendenza dall’export, hanno una connessione più robusta tra crescita degli utili e dinamica globale. Di riflesso, aggiunge, è plausibile che una frenata della congiuntura mondiale influenzi maggiormente i profitti rispetto a una recessione locale. Per il caso contrario l’esperta cita gli Usa, dove i profitti aziendali dipendono prevalentemente dall'attività interna e, per questo, sembrano avere maggiore resistenza a un rallentamento globale.

La relazione tra EPS e crescita dell’economia

Ecco perché gli investitori dovrebbero monitorare lo stato di salute delle economie nazionali e il loro potenziale impatto sugli utili e sulle prospettive di rendimento della Borsa. Per semplificare: quando un’economia è vivace, i consumatori spesso spendono di più e l’attività commerciale aumenta. Questo quadro favorisce prima il miglioramento dei margini di profitto e, di conseguenza, una crescita degli utili più elevata. Con una recessione avviene il contrario. Negli Stati Uniti, afferma Fong, negli ultimi cinquant’anni è stata rilevata una relazione positiva tra crescita degli EPS (utili per azione) e crescita del Pil, forte del suo stretto legame con l’economia nazionale. Rapporto invertito invece in Paesi come la Germania. Qui però la forza della relazione tra EPS e Pil non è però perfetta: ci sono infatti diversi fattori che contribuiscono a questa divergenza.

I profitti aziendali spesso non rispecchiano l’economia locale

In primo luogo, secondo l’esperta, la Borsa e gli utili aziendali potrebbero non essere rappresentativi dell’economia a causa della composizione settoriale. Ad esempio, i mercati europei sono più piccoli e meno rappresentativi dell’attività interna rispetto a Wall Street. In secondo luogo, la crescita degli EPS ha alcuni limiti pur essendo una misura ampiamente usata perché consente un facile confronto e mostra l’utile per azione dell’azienda. Se le società hanno bisogno di raccogliere capitale possono emettere più azioni e questo diluisce l’utile per azione. Questo aspetto è più rilevante nei Paesi emergenti, dove l’accesso al credito spesso è più limitato. Allo stesso tempo, il loro contesto normativo può rendere più facile l’emissione di nuove azioni. In terzo luogo, i ricavi e gli utili delle società quotate possono essere guidati dalla crescita o dai ricavi all’estero, piuttosto che dall’economia nazionale.

Trova il fondo in cui investire Cerca i fondi

La dipendenza dai principali partner commerciali

A questo punto sorge però una domanda: quando la performance dell’economia globale e dei principali partner commerciali di un Paese può avere un impatto maggiore sugli utili aziendali rispetto alla crescita interna? A questo proposito la strategist porta un esempio, spiegando che l’export rappresenta una quota maggiore del Pil soprattutto nelle economie asiatiche come Hong Kong, Taiwan, Singapore e Corea del Sud. Quelle di Usa, Brasile e Giappone sono invece più ‘domestiche’. Allo stesso tempo, anche l’esposizione all’export dei principali partner è cruciale. Altro esempio: per Canada e Messico, gli Usa sono il partner commerciale principale, in quanto una parte considerevole delle loro esportazioni totali nel mondo, oltre il 70%, è diretta verso questo mercato. In Europa, nel frattempo, una parte significativa dell’export del Regno Unito e della Germania è diretta verso il continente.

Attenzione a deglobalizzazione, demografia e decarbonizzazione

Nel valutare un investimento azionario non bisogna trascurare quindi la percentuale di ricavi generati all’estero. Le aziende di Paesi come Cina e Brasile ricevono la maggior parte dei loro ricavi dall’interno. Le Borse del Regno Unito e della Germania hanno un maggior numero di multinazionali che fatturano più all’estero. In generale, un mercato con una minore esposizione ai ricavi esteri ha più probabilità di avere una relazione più forte tra utili e crescita locale. Gli investitori non possono comunque sottovalutare un altro aspetto: con la deglobalizzazione alcuni Paesi, soprattutto emergenti, saranno probabilmente i principali beneficiari dei cambiamenti nelle supply chain. Anche l’economia degli Stati Uniti potrebbe beneficiare del reshoring e, anche, di fenomeni come demografia e decarbonizzazione: temi destinati a diventare importanti motori dell’economia nel medio termine.

I forti legami di Canada e Messico con gli Stati Uniti

Gli utili in Cina, Usa e Giappone hanno quindi legami più forti con la crescita interna, in quanto il Pil ha una bassa esposizione all’export. In Cina la relazione tra utili e crescita del Pil nazionale è modesta, ma il loro legame è ancora più debole con l’economia globale visto che meno del 15% dei ricavi del mercato azionario arriva dall’estero. In confronto, Singapore, Germania e Regno Unito presentano le correlazioni più deboli tra EPS e Pil interno, perché più legato al commercio globale. In Germania, gli utili sono più strettamente correlati alla crescita globale e il mercato azionario riceve l’80% dei ricavi dall’estero. Gli utili aziendali in Canada, Messico e Usa hanno invece elevati legami con la crescita globale. Ciò è probabilmente dovuto al contributo significativo del Pil Usa al Pil globale e al fatto che, appunto, gli Stati Uniti sono un partner privilegiato di Canada e Messico.

I settori dell’azionario più sensibili alla crescita interna

Dove devono guardare gli investitori per cogliere le migliori opportunità se guardano il mercato sotto questo punto di vista? Negli Stati Uniti, secondo Fong, i settori che generano più ricavi dall'estero, come la tecnologia, i servizi di comunicazione e i beni di consumo, tendono ad avere correlazioni più deboli tra la crescita degli EPS di questi settori e la crescita del Pil. Per contro, i settori più focalizzati sull’interno, come i finanziari, l’immobiliare e gli industriali, presentano in genere correlazioni più positive. Oltreoceano, anche se l’high tech ha una grande capitalizzazione e genera la maggior parte dei ricavi all’estero, gli utili aziendali statunitensi hanno comunque una forte relazione con l’economia generale. Ciò, spiega l’esperta, è dovuto soprattutto alla composizione dell’indice azionario, che include un numero sostanziale di settori più orientati al mercato interno.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

mercati pil utili
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati