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Risparmio: nel primo semestre oltre 15 miliardi, corrono i fondi italiani
Fondi aperti scelti da oltre 11 milioni di italiani. Nel trimestre hanno beneficiato di 2,7 miliardi di nuova raccolta e di 17 miliardi grazie al rimbalzo dei mercati. La spinta principale è arrivata dalle reti di consulenti finanziari. Obbligazionari protagonisti, segnali positivi dagli azionari.

Primo semestre a passo di carica per il mercato italiano del risparmio gestito, che archivia il periodo con una brillante performance. Nella prima metà del 2025, secondo la mappa diffusa dall’associazione di categoria Assogestioni, la raccolta netta è stata rivista al rialzo a 15,9 miliardi di euro, ovvero quasi 5 miliardi in più rispetto agli 11 miliardi indicati nelle prime stime (dati provvisori). Solo nel secondo trimestre l’afflusso è stato infatti di 7,6 miliardi, che ha portato il patrimonio complessivo a 2.535 miliardi di euro, divisi in modo equilibrato tra fondi comuni e gestioni individuali.
Fondi aperti e piccoli risparmiatori
Nel periodo considerato hanno avuto un ruolo di rilievo i fondi aperti, strumento particolarmente seguito dai risparmiatori. Lo ha sottolineato Alessandro Rota, direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni, secondo cui l’osservatorio annuale che monitorizza il comportamento dei sottoscrittori mostra infatti che ben più di 11 milioni di italiani investono in questi strumenti. Nel secondo trimestre, il patrimonio è salito grazie a due fattori: la raccolta netta di 2,7 miliardi e un effetto mercato pari a +1,3%, che da solo ha generato quasi 17 miliardi di masse aggiuntive.
Le sottoscrizioni, ha tenuto a precisare Rota, registrate tra aprile e fine giugno si sono dirette in particolare sui prodotti italiani, con flussi positivi per 3,9 miliardi di euro, mentre i cosiddetti prodotti ‘roundtrip’ – ovvero le Sicav estere promosse da gestori italiani – hanno registrato un risultato più contenuto, pari a 500 milioni di euro. Nel mentre, risulta invece negativo per 1,7 miliardi di euro il dato dei fondi cross border. L’effetto mercato, ha evidenziato Rota, è stato comunque positivo per tutte e tre le categorie, con performance comprese tra +1,2% e +1,6%.
Fondi italiani: trend stabili e canali di distribuzione
Guardando all’ultimo anno, i fondi italiani hanno mantenuto un andamento costante, risultato che si attribuisce al buon successo dei fondi a scadenza di nuova generazione. Dal lato della distribuzione, il direttore dell’Ufficio Studi ha sottolineato che le reti di consulenti finanziari si confermano decisive, con oltre 5 miliardi di raccolta e un andamento positivo costante da ben quattro trimestri. Ha inoltre evidenziato dati favorevoli per le reti bancarie, a fronte invece di una raccolta più volatile e spesso negativa proveniente dagli investitori istituzionali.
Fondi: obbligazionari protagonisti, ripresa degli azionari
Analizzando le diverse categorie di fondi, secondo quanto emerge dalla mappa, gli obbligazionari hanno confermato il loro ruolo da protagonisti, avendo registrato risultati positivi negli ultimi quattro trimestri. La conferma che le famiglie italiane continuano a destinare una parte significativa del proprio reddito alla creazione di riserve finanziarie, spesso con un approccio prudente e orientato alla protezione del capitale (i bond, appunto). Tra aprile e giugno, infatti, sono confluiti in questa asset class 5,3 miliardi. Sono tornati in positivo, nel secondo trimestre, anche i fondi azionari con una raccolta di 2,1 miliardi. Inoltre, nello stesso periodo le gestioni retail per investitori private e upper affluent hanno raccolto 2,2 miliardi, i fondi chiusi 1,2 miliardi e le gestioni istituzionali 1,5 miliardi.
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