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Tassi: BCE e FED verso neutralità, occhio a inflazione e lavoro
Il mercato del lavoro Usa mostra segnali di stallo: eventuali indebolimenti potrebbero pesare su azioni e credito. In Europa, la BCE conferma un approccio attendista, senza ulteriori tagli. Cautela sul credito societario per le valutazioni tirate. Opportunità su bond garantiti e debito emergente.

Non si vedono all’orizzonte chock per l’economia globale, che si avvia dunque a un atterraggio morbido. Ma l’incertezza resta alta e i mercati obbligazionari sembrano già aver anticipato molti scenari. A questo punto, per gli investitori è opportuno seguire con attenzione l’orientamento della politica monetaria e, soprattutto, capire quale sia il ‘tasso neutrale’, che è peraltro una delle sfide più complesse per una Banca Centrale. Si tratta, spiega James Bilson, fixed income strategist, global unconstrained fixed income di Schroders, del livello dei tassi di interesse che non frena né stimola troppo l’economia. E - come si può intuire - è un equilibrio difficile da misurare, perché dipende da fattori strutturali come la produttività e l’andamento demografico.
Il mercato ha già incorporato le mosse future sui tassi
Ciò che conta davvero, comunque, è come le Banche Centrali percepiscono la vicinanza a questo punto di equilibrio. Se ritengono di essere già arrivate alla neutralità, reagiranno ai nuovi dati macroeconomici in modo molto diverso rispetto a quando pensano di essere ancora in una fase restrittiva. Lo strategist ha fotografato il momento in cui si trovano la BCE e la FED. La Banca Europea considera di essere arrivata a un livello neutrale, dopo aver tagliato i tassi a partire dalla metà del 2024. Anche la FED dovrebbe muoversi verso questa posizione nei prossimi trimestri. Per i mercati obbligazionari, questo significa che gran parte delle aspettative è già stata incorporata nei prezzi, rendendo necessario un atteggiamento più prudente e paziente. Per maggiori informazioni su cosa aspettarsi dalle Banche Centrali, è possibile consultare la news dedicata su MutuiOnline.it.
Atterraggio economico morbido, ma con incognite
Guardando all’economia, l’esperto di Schroders continua a considerare un ‘atterraggio morbido’ - cioè una frenata graduale senza recessione - come lo scenario più probabile, che viene dato al 60%. Questo scenario però non è immune dai rischi: c’è infatti il 30% di possibilità che si verifichi una recessione vera e propria (ovvero di vedere un ‘hard landing’) e un 10% di probabilità che l’economia non rallenti affatto (‘no landing’), scenario che potrebbe complicare la gestione dei tassi d’interesse da parte dei policy maker. Secondo l’analisi, l’obbligazionario già sconta circa metà delle probabilità di un ‘hard landing’. Per questo motivo, Schroders invita alla cautela, suggerendo di aspettare nuove opportunità piuttosto che inseguire i movimenti del mercato.
Il nodo del mercato del lavoro USA
Attualmente il punto di attenzione è rivolto al mercato del lavoro d’Oltreoceano, che negli ultimi mesi si è fermato. Le aziende Usa, di fronte a un contesto incerto, hanno sospeso sia le assunzioni sia i licenziamenti. Anche se per ora non si intravedono segnali di una vera recessione occupazionale, eventuali indebolimenti potrebbero rappresentare un rischio serio per i mercati azionari e per il credito. Per quanto riguarda la politica monetaria europea, Schroders ritiene che la BCE non abbia motivo di tagliare ulteriormente. Bilson ricorda che la stessa Presidente Lagarde ha confermato una linea vicina a tale visione: approccio attendista e soddisfatto dell’attuale livello dei tassi. Restano possibili modesti movimenti al rialzo dei rendimenti, soprattutto su lunghe scadenze, complice l’aumento dell’offerta di titoli di Stato.
Investimenti: cautela sul credito, valore negli emergenti
Sul fronte degli investimenti, lo strategist di Schroders mantiene un approccio prudente verso il credito societario, sia investment grade sia nella categoria high yield. I fondamentali delle aziende sono solidi, ma le valutazioni non lasciano molto margine. Meglio quindi aspettare eventuali fasi di debolezza per entrare nel mercato. Più interessanti, secondo Bilson, sono invece alcuni segmenti specifici come i titoli ipotecari garantiti da agenzie (MBS), le obbligazioni garantite e il debito dei mercati emergenti, sia in valuta locale sia in euro.
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