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Eurizon: mercati refrattari alle notizie sulla pandemia

I mercati finanziari sembrano oggi più refrattari alle notizie sulla pandemia da coronavirus, grazie a risultati societari meno brutti del previsto, al rimbalzo della fiducia delle imprese e all’assenza di nuovi lockdown. È quanto emerge dal rapporto mensile di Eurizon.

14/08/2020

I mercati sembrano più refrattari alle notizie sulla pandemia, nonostante l’accelerazione che sta avendo il virus negli Stati Uniti e in America Latina. A renderli ‘immuni’ contribuisce il fatto che la diffusione del contagio non ha determinato per ora nuove chiusure delle attività economiche e quindi non ha causato nuove revisioni alle stime di crescita. Inoltre, la ricerca di un vaccino appare procedere in senso positivo, anche se non c’è ancora visibilità sui tempi della sperimentazione. Lo scenario trova conforto anche negli interventi di politica monetaria e negli stimoli fiscali adottati in quasi tutti i Paesi così come, per quanto riguarda l’Europa, nell’accordo sul Recovey Fund.

Fiducia imprese e risultati societari migliori di attese

In realtà, secondo il rapporto mensile di Eurizon, “il vero elemento di compensazione alle notizie sulla pandemia sono i dati economici”. La fiducia delle imprese, infatti, ha proseguito il recupero in luglio, confermando che aprile è stato il minimo per l’economia mondiale. Gli utili aziendali del secondo trimestre hanno sì accusato un forte calo, ma sono risultati migliori delle attese. “Da qui in avanti – secondo il rapporto - sarà più difficile battere un consenso che si sta aggiustando verso l’alto. L’attenzione è sull’effettiva ri-accelerazione dell’attività e questo dipende, in ultima analisi, dall’andamento del virus”. Insomma, la ripresa a V dipenderà dal rientro del contagio. 

Spread sempre interessanti, seppur in calo

La diffusione del virus più prolungata del previsto non sembra avere il potenziale di interrompere la ripresa economica, ma può ritardarla e ridurne l’intensità. Intanto, secondo la valutazione degli esperti di Eurizon, “le attività di rischio si sono portate piuttosto avanti nel prezzare il miglioramento macro”. I Bund tedeschi e i Treasury Usa scontano appieno la recessione e presentano un potenziale di protezione dalla volatilità delle attività di rischio limitato. Intanto gli spread, pur in calo dopo la crisi di marzo, risultano ancora interessanti. I governativi della periferia Eurozona offrono un flusso cedolare positivo interessante a fronte di tassi tedeschi negativi. 

Borse, risalita tirata dai minimi di marzo

Le valutazioni delle Borse – dopo avere recuperato ben due terzi delle perdite accusate in marzo - appaiono oggi tirate in termini assoluti, “ma rispetto a un flusso cedolare obbligazionario stabilmente vicino allo zero, la remunerazione offerta dalle azioni – secondo Eurizon - appare interessante in ottica di medio termine”. Le prospettive dei mercati azionari sul breve appaiono comunque tirate, poiché la loro performance rialzista è legata all’andamento della pandemia da coronavirus. Agosto, di solito, è comunque un mese caratterizzato da episodi di volatilità.

Euro sugli scudi, in difficoltà il dollaro

Euro in costante accelerazione e dollaro spinto in un angolo. È questo il quadro per il mercato valutario disegnato dagli esperti di Eurizon. La gestione efficiente del contagio della pandemia, il deciso sostegno da parte BCE e, infine, l’accordo tra i Governi sul Recovery Fund sono elementi che stanno facendo da propellente alla divisa unica europea. Il biglietto verde per contro, sconta l’onda lunga del contagio negli Stati Uniti e le crescenti incertezze sulle elezioni presidenziali Usa in calendario a novembre. Secondo l’analisi, comunque, sia lo yen sia i titoli governativi USA sono “le poche attività in grado di compensare la volatilità delle attività di rischio” che gli investitori mettono nel portafoglio.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

eurizon coronavirus mercati finanziari fiducia
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