SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

Fondi: a gennaio il patrimonio gestito aggiorna il record

Il 2021 è iniziato col botto per l’industria del risparmio: la raccolta netta è positiva per 12,5 miliardi e le masse hanno ritoccato il massimo assoluto a 2.423 miliardi. L’attenzione degli investitori si è diretta sulle gestioni collettive e, in particolare, sui fondi azionari.

16/03/2021
Mano che impila monete in sequenza
Fondi: a gennaio il patrimonio gestito aggiorna il record

L'industria del risparmio gestito più forte della crisi sanitaria, con gli investitori allettati dalla prospettiva di una prossima ripresa dell’economia. Infatti, a gennaio, ad attirare la loro attenzione sono stati soprattutto i fondi azionari. A performance dei mercati, allo stesso tempo, ha contribuito a spingere al nuovo record storico le masse gestite dagli operatori. Il nuovo anno, insomma, è iniziato in modo brillante: il patrimonio gestito ha aggiornato il massimo assoluto salendo a 2.423,6 miliardi di euro, dai 2.421,5 miliardi registrati alla fine dello scorso anno.

Raccolta netta positiva per 12,5 miliardi di euro

A gennaio, secondo quanto emerge dalla mappa di Assogestioni, la raccolta netta è positiva per +12,5 miliardi di euro, in controtendenza dopo i -15,4 miliardi accusati in dicembre. Dietro questa performance ci sono in particolare le movimentazioni del gruppo Generali, che a gennaio segnano un saldo positivo per oltre 10,1 miliardi, mentre a dicembre un'operazione tecnica legata alla semplificazione amministrativa della gestione del portafoglio di un cliente istituzionale (e non quindi a reali deflussi) si è tradotta per il gruppo triestino, ai fini della metodologia dell’associazione, in un saldo negativo per circa 26 miliardi.

La locomotiva delle gestioni collettive

Gennaio, comunque, ha visto le gestioni collettive segnare complessivamente una raccolta netta di +5,12 miliardi di euro, dopo +5 miliardi registrati a dicembre, con i flussi sui fondi aperti in netto rafforzamento, a +4,6 miliardi (da +2,8 mld del mese precedente), mentre si è sensibilmente raffreddato l’interesse per i fondi chiusi, che si fermano a +474 milioni dopo i +2,17 miliardi consolidati a dicembre. Radicale inversione di rotta nelle gestioni di portafoglio, con una raccolta netta positiva per +7,3 miliardi dopo -20,4 miliardi di dicembre, sulla spinta dei mandati istituzionali (+7 miliardi dopo -21,1 mld), mentre i flussi netti sui retail praticamente si dimezzano, a +353 milioni (da +679 mln di dicembre).

L’attenzione si concentra sui fondi azionari

Tra i fondi aperti, le preferenze degli investitori si sono indirizzate ancora una volta sui fondi azionari, che segnano una raccolta netta di +1,83 miliardi di euro, anche se con meno enfasi di quanto registrato nel corso di dicembre (+3,38 miliardi). Più vivace l’interesse ricevuto dai bilanciati, che segnano flussi netti positivi per 1,54 miliardi, praticamente raddoppiati rispetto ai 747 milioni del mese precedente. È invece diminuito l'appeal degli obbligazionari, che segnano entrate nette per +903 milioni contro i +1,6 miliardi di dicembre.

Ancora pesanti uscite dai flessibili

Ancora una profonda emorragia sui flessibili, che a gennaio hanno accusato deflussi per -1,38 miliardi, dopo -897 milioni di dicembre. Il primo mese del 2021 ha invece registrato un ritorno di fiamma per i monetari, che segnano afflussi netti per +1,8 miliardi (dopo -2 miliardi). I fondi di diritto italiano registrano complessivamente un saldo delle sottoscrizioni negativo per -818 milioni (da +789 mln), mentre i fondi esteri mettono a segno +5,5 miliardi (dopo +2 mld). A guidare la classifica in termini di raccolta sono gruppo Generali, Credito Emiliano, Jp Morgan AM.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

assogestioni raccolta fondi
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati