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Pensione: italiani preoccupati, ma pochi pianificano

Gli italiani pensano che la pensione sarà insufficiente o inesistente. Nonostante questo, molti restano inattivi nel migliorare la propria situazione pensionistica. Gli esperti suggeriscono di iniziare a risparmiare per la pensione il prima possibile, preferibilmente tramite fondi pensione.

06/03/2024
mani di uomo in primo piano con barattolo con monete e scritta investimento
Come gli italiani affrontano il problema pensione

In Italia cresce la consapevolezza circa i problemi legati alla previdenza e al risparmio a fini pensionistici. Tuttavia, la percentuale di persone che effettivamente inizia a risparmiare per questo scopo non è soddisfacente. È quanto emerge dall’indagine ‘Prepararsi alla pensione’ di Altroconsumo, dalla quale spicca un altro dato negativo: tra coloro che iniziano a mettere da parte fondi per il futuro, spesso gli investimenti non sono ottimali sotto il profilo per i quali si fanno. In altre parole, nel nostro Paese sembra sì esserci una maggiore consapevolezza sull'importanza di pianificare per la pensione, ma la pratica effettiva del risparmio e degli investimenti non è all'altezza delle aspettative.

Poca conoscenza e complessità del sistema previdenziale

Questa dicotomia, secondo lo studio, può essere riconducibile a diversi fattori, come la mancanza di conoscenza finanziaria, la complessità del sistema previdenziale, la mancanza di fiducia nei prodotti finanziari e anche la difficoltà nel trovare soluzioni di investimento adeguate alle proprie esigenze e agli obiettivi di pensionamento. Il risultato? Alla fine, pur consapevoli che la loro pensione non basterà, oggi c’è ancora un italiano su tre che non fa nulla per prepararsi al meglio per il futuro. Addirittura, un lavoratore dipendente su quattro pensa che non potrà mai andare in pensione e ben il 72% dei rispondenti ritiene che la pensione che percepirà non sarà sufficiente per sbarcare il lunario (a fronte di un risicato 3% convinto che sarà più che sufficiente).

Il 26% pensa che non avrà alcuna pensione

Secondo la ricerca, le aspettative sull’ammontare dell’assegno pensionistico non sono più rosee: il 26% dei lavoratori dipendenti pensa che non avrà alcuna pensione, quota che sale al 33% tra gli autonomi. Tra i lavoratori, c’è un altro 19% tra i dipendenti e un altro 25% tra gli autonomi che pensa che la pensione sarà meno della metà dell’ultimo stipendio. Pur prevedendo questo scenario, una quota importante sembra restare immobile. Il 66% ha dichiarato che sta facendo qualcosa per migliorare la propria situazione una volta in pensione. Una percentuale buona, ma non soddisfacente, se si pensa che un lavoratore su tre non sta facendo nulla, mentre tra chi non si sta preparando alla pensione oltre la metà adduce come motivo il fatto di non avere abbastanza soldi da risparmiare.

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Risparmiare in tempo per la pensione integrativa

Questa può essere letta come giustificazione: un pregiudizio molto diffuso e, sottolinea l'analisi, altrettanto spesso infondato completamente. Bastano infatti poche decine di euro al mese per avere una pensione integrativa, soprattutto se si inizia per tempo a risparmiare, in quanto più anni di versamenti significa maggiori possibilità di guadagno. Rimanendo nei preconcetti, c’è poi la diffusa tendenza (53%) a evitare gli investimenti più rischiosi a prescindere dall’orizzonte temporale: una scelta che può risultare fortemente penalizzante sul lungo termine. Guardando ai prodotti scelti, inoltre, lo strumento che ottiene le maggiori preferenze è il Conto deposito (28%), seguito dalla polizza sulla vita (27%) e solo dopo si trova il Fondo pensione chiuso (25%) e aperto (20%).

Pensioni basse e più anni di lavoro

Lo scenario che attendono gli italiani è ormai consolidato: le loro pensioni saranno basse, dovranno lavorare più anni e quindi avranno la necessità integrare la pensione pubblica per evitare un crollo del proprio reddito una volta usciti dal mercato del lavoro. Acquisito questo tipo di orizzonte, fra i prodotti più efficaci per la gestione del proprio piano pensionistico integrativo ci sono i Fondi pensione, che tuttavia (come visto) sono usati poco dai lavoratori che si stanno preparando alla pensione, anche per una certa difficoltà a orientarsi fra le diverse soluzioni.

L’opzione dei fondi pensione

In primo luogo, dovrebbero investire in un fondo pensione sia i lavoratori dipendenti sia gli autonomi, e per tutti vale la regola che prima si inizia a versare i risparmi nel fondo, maggiori sono le possibilità di guadagno. Quello pensionistico deve quindi essere il primo investimento che si fa, una volta coperte le spese correnti e messa da parte la liquidità per le emergenze e gli imprevisti. Il lavoratore dipendente potrà scegliere fra il fondo pensione di categoria (chiuso) o il fondo aperto a adesione collettiva con cui l’azienda ha stipulato un accordo. Se invece si tratta di un autonomo, la scelta è per un fondo pensione aperto. Il secondo punto da ricordare è di adattare gli investimenti in base agli anni che mancano alla pensione.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

pensione risparmio italiani
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