SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

Riscaldamento: bollette molto più care nel prossimo inverno

Con la stagione fredda in arrivo, cresce il fantasma del caro riscaldamento. Federconsumatori stima una spesa maggiorata del 61 per cento col gas, del 99 per cento col pellet e del 49 per cento col gasolio. Preoccupano le famiglie a rischio morosità, che possono rimanere senza servizi essenziali.

08/09/2022
termosifone con maialino salvadanaio
Stime sui rincari del riscaldamento per la stagione 2022-23

La stagione fredda si avvicina e, a causa dei massicci rincari delle bollette di luce e gas, il problema riscaldamento appare sin da ora molto preoccupante. Su questo fronte la situazione è già critica nei condomini, dove la morosità sta diventando sempre più elevata. Lo rileva Confedelizia, che lancia a riguardo un appello al Governo: intervenire con urgenza, almeno con una forte rateizzazione dei pagamenti, perché molte famiglie - anche in affitto - rischiano di rimanere prive dei servizi essenziali entro breve. Un problema che non riguarda solo chi abita negli stabili (persone non abbienti, anziani, giovani famiglie con bambini), ma anche la sicurezza degli stessi edifici perché – per fare fronte ai rincari - le prime spese che i condomini taglieranno saranno con tutta probabilità quelle per la manutenzione.

Impennata dell’inflazione su tutte le fonti energetiche

A fare i conti del caro-bollette ci ha pensato Federconsumatori, che ha stimato quanto pagheranno nell’autunno-inverno 2022-23 gli italiani per riscaldarsi. La stagione sarà molto difficile: segnata da rincari e rinunce per molti e uno dei fronti ‘più caldi’ sarà proprio il riscaldamento. Già l’orientamento del mercato delle ultime settimane anticipa che - qualunque sia il tipo di alimentazione del sistema di riscaldamento utilizzato – i rincari saranno salatissimi. Parliamo di gas, gasolio, pellet, legna, energia elettrica (per le pompe di calore), nafta pesante e carbone (questi ultimi due fortemente inquinanti e, per fortuna, usati solo ancora in pochissimi impianti). Gli aumenti stimati variano dal +49% per il gasolio da riscaldamento, al +62% per il gas in regime di maggior tutela, al +99% per il pellet.

+62% il costo del gas, +49% quello del gasolio

Lo studio di Federconsumatori ha preso come base di riferimento un appartamento di 100 metri quadrati e, come fonte per riscaldarlo, tre delle principali commodity utilizzate nel nostro Paese: gas metano, gasolio e pellet. Per il gas metano, rimanendo all’ultimo aggiornamento delle tariffe da parte di ARERA, ad oggi (terzo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021) l’incremento del suo costo è pari al 46%. Secondo l’analisi, alla luce di come si stanno muovendo i mercati, in Italia la bolletta relativa subirà un incremento complessivo del 62%, con una spesa di 1.479 euro nel 2022-2023, rispetto ai 912 euro del 2021-2022. Nel caso il proprio impianto sia alimentato a gasolio (ed è la tipologia più diffusa di caldaie condominiali nel Paese) la spesa ammonterà quest’anno a 2.309 euro, +49% rispetto al 2021-2022 (1.545 euro).

+99% il pellet. Urgono interventi del Governo

I più penalizzati appaiono i proprietari di impianti alimentati a pellet. In questo caso, infatti, il rincaro della materia prima è ancora più rilevante: il costo di un sacco da 15 kg è raddoppiato rispetto allo scorso anno, da 5 a 10 euro. In altre parole, per riscaldare la tipologia di appartamento considerato una famiglia spenderà di conseguenza 1.333 euro nella stagione fredda che sta arrivando, ovvero il 99% in più rispetto ai 670 euro sborsati nel 2021-2022. Sono aumenti che si riverberano sui beni di largo consumo e che solo in parte sono giustificati dall’andamento inflattivo e dalla guerra. Per questo, sottolinea l’associazione, sono necessari interventi immediati del Governo per sostenere famiglie e imprese e un piano capace di ridurre strutturalmente l'impatto della finanza sui mercati all’ingrosso dell’energia.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

riscaldamento bollette federconsumatori
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati