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Un voto importante, anzi no

01/03/2018

Pimco e Franklin Templeton, due tra le società di gestione più importanti nel panorama internazionale, hanno view diverse sull’importanza che l’appuntamento elettorale del 4 marzo in Italia può avere sui mercati

Secondo gli esperti di Pimco, le elezioni del prossimo fine settimana in Italia sono senza dubbio l'evento politico più importante dell'anno per l'Europa. Con il sostegno degli elettori equamente distribuito tra le tre principali aree politiche (centro-destra, centro-sinistra e Movimento Cinque Stelle), le probabilità che le elezioni del 4 marzo portino a un governo autorevole e orientato alle riforme sono scarse.

Anche se questo non promette nulla di buono per un Paese con un elevato debito e con un forte bisogno di riforme, la formazione di un governo debole non è attualmente una grande preoccupazione per i mercati finanziari, che sono vivacizzati dalla ripresa congiunturale in corso in Europa, piuttosto che focalizzati sulle questioni di medio termine. Ciò di cui i mercati sembrano preoccuparsi maggiormente – secondo Mai - è la formazione di un governo anti-establishment ed euroscettico, che potrebbe derivare da un'alleanza post-elettorale tra il Movimento Cinque Stelle, la Lega Nord e – probabilmente - il partito di estrema destra Fratelli d'Italia.

Tuttavia, questo scenario sembra improbabile per diversi motivi. Innanzitutto, gli ultimi sondaggi suggeriscono che questi partiti non raccoglieranno voti sufficienti per avere la maggioranza assoluta dei seggi. In secondo luogo, essi tendono ad appellarsi ad elettorati differenti (la Lega Nord a coloro che provengono dal nord e dall'area politica di destra, il M5S agli elettori di ideologie eterogenee che provengono dal sud). Infine, M5S ultimamente sta abbandonando il suo atteggiamento euroscettico. Più probabilmente si formerà un governo moderato, guidato dal centro-destra (se otterrà abbastanza voti) oppure dal centro-destra o centro-sinistra in una grande coalizione. Un'altra possibilità è che non venga raggiunto nessun accordo e che vengano indette nuove elezioni.

È probabile che gli investitori percepiscano positivamente un governo moderato di qualunque tipo, in maniera neutrale o leggermente negativa l'indizione di nuove elezioni e molto negativamente un'alleanza euroscettica. Per concludere, secondo gli esperti di PIMCO, mentre un'impennata della volatilità sarebbe possibile se l'Italia non riuscisse a formare un governo subito dopo le elezioni, guardando oltre i prossimi 6-12 mesi, lo spread dei BTP sarà stabile nella maggior parte dei casi. Nicola Mai si dice infine neutrale sui livelli attuali dei BTP, una posizione che riflette l'equilibrio tra le buone condizioni congiunturali, il rischio politico limitato e le preoccupazioni di medio termine sull'infrastruttura della zona euro. 

Le imminenti elezioni italiane non stanno attraendo l'attenzione degli investitori allo stesso modo di come accaduto lo scorso anno per le elezioni in Francia e in Germania. Per questo motivo, David Zahn, Head of European Fixed Income di Franklin Templeton, ritiene che un risultato inatteso possa provocare una reazione di mercato eccessiva.

La maggior parte dei sondaggi suggerisce che non ci saranno vincitori assoluti nelle prossime elezioni italiane, previste per il 4 marzo. Riteniamo che il risultato più probabile sia un governo tecnocratico o una grande coalizione, nessuno dei quali crediamo avrebbe un forte impatto sui mercati obbligazionari.

Tuttavia, potrebbe andare diversamente se un gruppo dovesse vincere abbastanza seggi per formare un governo, in particolare se quel gruppo fosse la coalizione dei partiti di centro-destra che sono attualmente in alto nei sondaggi.

Gli ultimi sondaggi pubblicati prima delle elezioni suggeriscono che la coalizione dei partiti di centrodestra (che include Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi) potrebbe vincere il maggior numero di seggi. In contrasto con il tradizionale dogma di centro-destra, il manifesto della coalizione di Berlusconi richiede maggiori spese e un più ampio budget per l'Italia.

Attualmente sembra improbabile che raggiunga un numero di seggi sufficiente a ottenere la maggioranza assoluta, ma se riuscisse a sorpassare la linea, questo risultato potrebbe avere ripercussioni negative sul debito italiano. La banca centrale del paese probabilmente emetterà più titoli di stato (BTP) in un momento in cui uno dei maggiori acquirenti, la BCE, sta ridimensionando gli acquisti di debito pubblico.

A cura di: Rocki Gialanella

Parole chiave:

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