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BCE: nel 2024 controllo dell’inflazione e politica flessibile
Nel 2024 è aumentata la fiducia dei cittadini nell’euro, che ha toccato il suo massimo storico dalla sua introduzione: oggi considerato simbolo di stabilità. Il contante resta il metodo di pagamento più usato dai cittadini dell’area, con un leggero incremento nella circolazione delle banconote.

La BCE lo scorso anno ha adottato un ciclo di politica monetaria articolato in tre distinte fasi, in risposta alle sfide economiche e finanziarie presentatesi nell’Eurozona. Questo percorso - come riconosce nel suo rapporto annuale (presentato a fine aprile) - ha avuto un impatto significativo sull’economia europea, influenzando tassi, inflazione, bilancio e innovazione tecnologica.
Allo stesso modo, è stato anche un percorso che - riflettendo il suo impegno nel mantenere la stabilità e promuovere una crescita sostenibile - ha permesso nel 2024 al PIL dell’area di crescere dello 0,9%, in accelerazione rispetto allo 0,4% del 2023. Questo miglioramento, in particolare, ha rappresentato un ritorno alla crescita dopo ben cinque trimestri consecutivi di stagnazione. La domanda interna ha iniziato a riprendersi, sostenuta dalle migliori condizioni finanziarie e da una maggiore fiducia di imprese e consumatori.
BCE: passi concreti verso l’euro digitale
Per quanto riguarda l’inflazione, questa ha continuato a scendere, attestandosi al 2,4% a dicembre 2024, rispetto al 2,9% dello stesso mese dell’anno precedente. Questo calo avvicina l’obiettivo del 2% stabilito dalla BCE, segnalando che le misure restrittive adottate hanno avuto effetto. Il rigore della politica monetaria e la normalizzazione del bilancio hanno contribuito a raffreddare le pressioni, anche se alcune componenti dell’inflazione, come i prezzi energetici e degli alimentari, hanno continuato a mostrare volatilità. Il 2024 è stato anche un anno di grande innovazione per l’Eurosistema. La BCE ha continuato a preparare l’introduzione dell’euro digitale, con due rapporti pubblicati che hanno aggiornato lo stato di avanzamento del progetto. Sono stati sviluppati anche un manuale di norme (rulebook) e strumenti per garantire un’implementazione armonizzata nell’area euro.
L’IA e il boom dei pagamenti istantanei
Parallelamente, la digitalizzazione ha fatto passi avanti grazie all’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale. Il personale dell’Eurotower può ora utilizzare quattro modelli linguistici di grandi dimensioni, con oltre 4.500 utenti coinvolti in progetti di comunicazione automatizzata e visualizzazione dei dati. Questi strumenti stanno contribuendo a rendere più efficiente e trasparente il lavoro dell’istituzione. Intanto, il sistema di pagamenti istantanei in euro ha registrato un’impennata del 72% nel numero medio giornaliero di transazioni, grazie anche alla crescita del sistema Target Instant Payment Settlement (TIPS). Questo sviluppo favorisce pagamenti più rapidi e sicuri tra cittadini e imprese, rafforzando l’infrastruttura finanziaria europea. Mentre sono stati intensificati gli sforzi per integrare le considerazioni ambientali nelle sue politiche.
Le sfide del 2025 per la BCE
Per l’anno corrente, le previsioni delle BCE prospettano un ritorno dell’inflazione intorno al 2%, grazie alle politiche di normalizzazione e alla disinflazione in corso. Per la precisione, quest’anno è attesa scendere al 2,1%, per continuare a correggere nel 2026 (all’1,9%) e infine assestarsi sul 2,1% nel 2027 (anno in cui dovrebbe entrare in vigore il sistema ampliato di scambio di quote di emissione dell’Ue). L’Istituto ha ribadito anche in questa occasione che continuerà a monitorare attentamente i dati economici e finanziari, mantenendo una politica flessibile e pronta ad adattarsi alle evoluzioni del contesto globale e dell’economia europea. La sua strategia sarà quella di sostenere la crescita economica e - in linea con il suo principale mandato - la stabilità dei prezzi, garantendo al contempo un’attenzione crescente alle sfide climatiche e digitali.
Il contante e la fiducia nell’euro
Nel frattempo, in Europa il contante resta il metodo di pagamento preferito. Lo scorso anno, il livello di banconote in circolazione è cresciuto, anche se di poco: la circolazione delle banconote ha raggiunto i 30,5 miliardi di pezzi, per un valore complessivo di circa 1.600 miliardi di euro. Per la precisione, il numero e il valore delle banconote in circolazione sono aumentati rispettivamente del 2,4 e dell’1,3 per cento. Di fronte a un'instabilità mondiale in aumento, un numero crescente di cittadini europei percepisce l'unità come un valore fondamentale. Intanto la fiducia nell'euro ha toccato un picco storico nel 2024, evidenziando come la moneta unica sia sempre più vista come un progetto cruciale per la pace e la prosperità del continente. Questo favore crescente è anche un riconoscimento della dedizione di coloro che operano, come il personale della BCE, al servizio degli europei.
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