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Crisi d’impresa: crescono le domande di accesso alla Composizione Negoziata

Le aziende che ricorrono alla procedura sono micro o piccole, con meno di 10 dipendenti. Quelle che si salvano spesso hanno struttura snella ma solida e, in certi casi, fatturati oltre i 10 milioni. Lo strumento promuove un cambio di mentalità: affrontare tempestivamente la crisi dell’impresa.

04/08/2025
banconote e grafici con scritta crisi
Report sui ricorsi alla Composizione negoziata

La Composizione Negoziata si conferma uno strumento utile per le imprese in difficoltà, anche se ancora poco conosciuto. I dati presentati in un convegno organizzato dalla Camera Arbitrale di Milano – in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi – dicono infatti che il sistema può funzionare, soprattutto se l’impresa decide di muoversi per tempo. E i risultati in Lombardia dimostrano che, con il giusto supporto, anche una crisi può trasformarsi in un’opportunità. A suffragio di questa analisi c’è il boom di richieste – per prevenire il fallimento – giunte alla Camera Arbitrale di Milano. In generale, comunque, nel Paese vi sono sempre più imprese che cercano aiuto. Nel primo semestre di quest’anno, le richieste di Composizione Negoziata – lo strumento volontario pensato per risanare le aziende in difficoltà – sono aumentate di fatto del 93% a livello nazionale e dell’83% in Lombardia, su base tendenziale.

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In Lombardia le maggiori richieste di Composizione Negoziata

Si tratta di un vero boom che, secondo gli addetti ai lavori, racconta soprattutto due cose: da un lato, la crescita delle difficoltà economiche nel tessuto produttivo e, dall’altro, la maggiore consapevolezza da parte degli imprenditori, che sempre più spesso scelgono di non aspettare che la crisi diventi irreversibile. Rimanendo ai numeri: tra gennaio e giugno, sono 875 le imprese italiane che hanno avviato la Composizione Negoziata (contro le 454 dello stesso periodo 2024). Nella sola Lombardia, il fulcro imprenditoriale del Paese, le istanze sono state 201, rispetto alle 110 dello scorso anno. Dall’introduzione della procedura nel novembre 2021 a fine giugno 2025, sono stati 3.055 i casi in tutta Italia, di cui 713 in Lombardia (quasi un quarto del totale nazionale). I settori più colpiti sono Industria (19%), commercio (14%), servizi (13%), edilizia (11%), immobiliare (7%), seguiti da Horeca, agroalimentare, ICT, tessile e logistica.

Le caratteristiche di chi ‘bussa’ alla Camera arbitrale

Ma quali sono le imprese che ‘‘bussano’’ alla Camera arbitrale? Secondo il report, sono in gran parte S.r.l. (63%), seguite da S.p.A. e società in accomandita semplice. Una su tre ha un fatturato compreso tra 1 e 5 milioni di euro, mentre oltre la metà sono microimprese, con meno di 10 dipendenti. Ma non tutte le imprese che cercano aiuto riescono a salvarsi. In Lombardia, dall’avvio del sistema, sono state risanate 95 imprese, con il salvataggio di 4.708 posti di lavoro. Il tasso di successo nella regione è pari al 23% (contro il 19% nazionale), ovvero quasi una impresa su quattro tra quelle che completano la procedura riesce a superare la crisi. Le imprese che si salvano spesso sono S.r.l. (69%), micro o piccole imprese (fino a 49 dipendenti) e, in un caso su tre, hanno un fatturato sopra i 10 milioni di euro. Nel solo primo semestre, in Lombardia sono 25 le imprese risanate, 17 delle quali a Milano, con 424 posti di lavoro salvati.

Ancora una volta la provincia di Milano è in termini assoluti il territorio più attivo: 105 delle 113 domande provenienti dall’area Milano-Monza-Lodi sono infatti milanesi. Il capoluogo raccoglie da solo oltre la metà delle istanze lombarde e ben il 12% di quelle italiane. Anche il sistema degli esperti è molto radicato: su quasi 4.500 esperti in Italia, 839 sono in Lombardia e il 39% di questi lavora nella provincia di Milano. La maggior parte sono commercialisti (79%), seguiti da avvocati e manager. Quasi tutte le imprese che avviano la Composizione Negoziata chiedono anche misure protettive, per evitare che i creditori agiscano contro l’azienda mentre sono in corso le trattative. In Italia lo ha fatto l’80% delle imprese, in Lombardia sono 558.

Dalla Composizione Negoziata “una nuova cultura della crisi”

La Composizione Negoziata, introdotta nel novembre 2021, è una procedura ancora poco conosciuta tra gli imprenditori, nonostante sia stata messa a punto per aiutare quelli in difficoltà a trovare una via d’uscita negoziata dalla crisi. Tra le caratteristiche c’è il fatto che è volontaria: l’imprenditore, infatti, presenta la domanda e viene affiancato da un esperto negoziatore, che facilita il dialogo con i creditori e prova a individuare soluzioni concrete per il risanamento dell’azienda. La Composizione Negoziata – ha affermato Rinaldo Sali, vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano – offre una chance concreta per evitare il default e rilanciare l’azienda. Il suo obiettivo, ha aggiunto, è favorire un cambio di mentalità: affrontare la crisi subito, quando è ancora reversibile e lavorare su un cambio di prospettiva e sul ‘fare sistema’ a più livelli.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

crisi d'impresa camera arbitrale composizione negoziata
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