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Mercati emergenti: ancora potenziale nonostante trend tassi

Le Banche centrali dei Paesi emergenti sono attese tornare a una politica monetaria generalmente più restrittiva e questo, secondo gli esperti di BlueBay, è uno dei fattori che potrebbero regalare agli investitori rendimenti interessanti. La ripresa dell’export è l’altro elemento a loro favore.

22/09/2021
barattolo di vetro con monete e mano che inserisce moneta.
Analisi sul potenziale dei mercati emergenti di BlueBay

La prospettiva di un progressivo innalzamento dei tassi di interesse nel mondo, a partire da quelli statunitensi con un conseguente apprezzamento del dollaro, hanno tolto appeal nelle ultime settimane ai mercati emergenti. Ma l’emotività potrebbe determinare ancora una volta scelte troppo affrettate. È quanto sostiene Gautam Kalani, EM FX Strategist & Portfolio Manager di BlueBay Am, secondo cui invece questo asset class ha ancora il potenziale per offrire rendimenti interessanti agli investitori e, in particolare, che le valute emergenti siano pronte per un anno di rimbalzo. Alla base di questa tesi ci sono diversi fattori.

Monitorare la politica monetaria

Il primo elemento da guardare con attenzione è l’atteggiamento che avranno le Banche centrali dei mercati emergenti, attese tornare a politiche monetarie più rigorose dopo essere state costrette dalla pandemia ad adottare tassi a zero (o quasi), livelli inaspettati per questi Paesi. L’idea che si è formata sui mercati, circa una successiva stretta lenta, è stata rapidamente abbandonata dal montare dell’inflazione. Senza chiedersi se questi livelli d’inflazione siano momentanei o permanenti, molti Istituti hanno guardato alle loro esperiente su cosa comporta l’alta inflazione e sono tornate ai loro programmi tradizionali, alzando i tassi.

Le Banche centrali pronte a ‘scattare’

In questo senso le ultime che si sono mosse sono state la Banca centrale russa (che ha alzato il saggio di 25 punti base al 6,75%) e la Bank of Korea (+25 pb a 0,75%). Al palo, pronti a scattare, secondo gli esperti sono posizionati altri Istituti come quelli di Brasile, Cile, Messico, Ungheria e Repubblica Ceca. E quelli che ancora non hanno cominciato ad alzare, hanno assunto atteggiamenti decisamente da falco e hanno annunciato rialzi imminenti. In sostanza, secondo Kalani, questo significa che nel momento in cui la Fed alzerà i tassi, la maggior parte dei mercati emergenti dovrebbe avere già effettuato un intero ciclo di rialzo. 

I saldi delle partite correnti

Altro fattore che sta dietro l’ottimismo con cui l’esperto di BlueBay guarda ai mercati emergenti sono i miglioramenti nei saldi delle partite correnti dei mercati emergenti. A differenza del 2013, quando i tassi reali erano molto bassi e le partite correnti erano in deficit, oggi dopo la situazione è opposta: i tassi reali stanno crescendo e le partite correnti sono in gran forma, la migliore degli ultimi 15 anni, grazie alla combinazione tra export (in aumento) e import (in calo). Da una parte, infatti, gioca a favore l’aumento dei prezzi delle commodity. Dall’altro lato, per contro, a causa della campagna di vaccinazione a rilento la ripresa della domanda frena le importazioni. 

L’esempio più chiaro in questo senso arriva dal Sudafrica, dove le esportazioni sono trainate dai prezzi dei metalli, mentre l’import è ridotto a causa dei continui ricorsi del Paese al lockdown: il che ha portato le partite correnti di quest’anno al 3-4% del PIL, quando invece ai tempi del tapering del 2013 erano al -4% del PIL. Questa dinamica non è limitata solo al Sudafrica, ma è comune a molti Paesi emergenti: altri esempi, seppur meno estremi, sono India, Indonesia e Russia.

I ‘falchi’ di Ungheria e Corea

Guardando avanti, Kalani vede opportunità nei mercati di quei Paesi emergenti che hanno Banche centrali falco, ma che di recente non hanno performato positivamente. Cita l’esempio dell’Ungheria: la Banca centrale ha effettuato una brusca sterzata verso una retorica da falco, spiazzando le attese dei mercati. Tuttavia, la valuta locale ha sottoperformato per anni, essenzialmente a causa di una politica monetaria accomodante non appropriata. Un altro mercato che l’esperto ritiene interessante è la Corea del Sud. Per quanto stia attraversando un’altra ondata di Covid, il Paese ha implementato restrizioni che stanno appiattendo la curva del contagio, e cosa più importante la Banca centrale è rimasta falco.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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