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Bce: inflazione giù, ma dubbi su salari, energia e alimentari

Un aumento sostenuto delle aspettative d'inflazione o aumenti salariali e del margine di profitto maggiori del previsto potrebbero rappresentare problemi per la Bce, che riconosce la debolezza dell’economia dell’Eurozona anche per il quarto trimestre. Aumentano i redditi delle famiglie e l’export.

20/11/2023
il segno dell'euro davanti alla sede centrale della bce
Report mensile della Bce

Il quadro macro dell’Eurozona offre due chiavi di lettura. Una è positiva: l’inflazione nel breve è destinata a ulteriori riduzioni grazie alla base di calcolo favorevole. L’effetto delle forti accelerazioni che hanno segnato l’autunno 2022, sotto la spinta dei prezzi degli alimentari e dell’energia, si farà infatti sentire meno sul tasso annuo. Dall’altra parte ci sono i dubbi sull’impatto che rischia di avere – sempre nel comparto energetico - la nuova guerra in Medio Oriente. Questo scenario lo ha disegnato la Bce nel suo bollettino mensile, dove – comunque - evidenzia come il rallentamento registrato finora dall’inflazione sia stato influenzato anche dal miglioramento delle condizioni dell'offerta, dalla trasmissione dei precedenti cali dei prezzi dell'energia e dall'effetto della politica monetaria più restrittiva sulla domanda e sui prezzi fissati dalle imprese.

L’incognita delle tensioni geopolitiche

I dubbi sembrano però prevalere guardando in prospettiva. La maggior parte delle misure relative all'inflazione di fondo ha proseguito la discesa, ma le pressioni interne sui prezzi rimangono sempre significative, in particolare per l'incremento dei salari. Anche se le misure delle aspettative di inflazione a lungo termine si collocano attorno al 2%, tuttavia alcune sono rimaste elevate e richiedono un’attenzione particolare. Infatti, avverte la Bce, i rischi al rialzo per l’inflazione potrebbero derivare proprio da un rincaro degli energetici e degli alimentari. Senza contare che le accresciute tensioni geopolitiche potrebbero sospingere al rialzo i prezzi dell’energia nel breve periodo, rendendo più incerte le prospettive di medio termine. I fenomeni meteo estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero inoltre far salire i prezzi dei beni alimentari oltre le attese.

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Impatto significativo dei rialzi dei tassi

Il problema si presenterebbe qualora ci fosse un incremento duraturo delle aspettative d’inflazione al di sopra dell’obiettivo ufficiale, così come se si verificassero aumenti dei salari o dei margini di profitto maggiori rispetto a quanto previsto. Per contro, un indebolimento della domanda, attribuibile ad esempio a una più intensa trasmissione della politica monetaria o a un deterioramento del contesto economico a livello mondiale a fronte dei maggiori rischi geopolitici, allenterebbe le pressioni sui prezzi, soprattutto nel medio periodo. È una situazione che ha fatto da contorno alla decisione presa dalla Bce lo scorso 26 ottobre di confermare i tassi. Anche alla luce del fatto, secondo il report, che l’aumento del costo del denaro visto finora sta avendo un impatto significativo sulle condizioni di finanziamento, frenando la domanda e contribuendo a ridurre l'inflazione.

Economia debole anche nel quarto trimestre

Intanto, secondo il bollettino di novembre della Bce, l'economia dell'Eurozona rimane debole, di riflesso alla contrazione del settore manifatturiero dovuta a domanda estera piuttosto fiacca e alle condizioni di finanziamento più rigide. Anche il settore dei servizi nel frattempo ha perso slancio, condizionato da una debole attività industriale, dall'attenuazione degli effetti delle riaperture e dai tassi di interesse più elevati. La stessa Bce, constatando un’ulteriore frenata nel terzo trimestre (soprattutto a causa della variazione delle scorte), prevede che l'economia rimanga debole anche nell’ultimo scorcio del 2023, nonostante la diminuzione dell'inflazione, l’aumento dei redditi delle famiglie e il crescente export. Il contesto non favorisce nemmeno il mercato del lavoro che – dopo essere stato uno dei principali motori della congiuntura – mostra adesso segnali di indebolimento.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

bce inflazione salari alimentari
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