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Cina: sta tornando la luce sull’azionario?

L’azionario cinese torna interessante, soprattutto per i settori emergenti come quello legato alla transizione energetica. Lo stimano gli analisti, secondo cui il clima migliora grazie a un controllo del Covid meno problematico, a titoli sottovalutati e a norme societarie meno restrittive.

26/07/2022
porta città cinese
Potenzialità dell'azionario cinese

Lo scenario in cui si muove l’azionario cinese sta cambiando e, probabilmente, sta dissipando i dubbi legati alle perdite accusate nell’ultimo anno. Gli analisti, tuttavia, sono convinti che ci siano ragioni, sia cicliche sia strutturali, che rendono le azioni cinesi ancora interessanti. Per avere un quadro d’insieme, spiega Wenli Zheng, portfolio manager China Evolution Equity Strategy di T. Rowe Price, è infatti importante non concentrarsi solo sui dati specifici di crescita del PIL, ma piuttosto sulla posizione della Cina nel suo ciclo economico. L’esperto ritiene che l’economia del Paese stia superando il suo punto di minimo e che dovrebbe migliorare nei prossimi trimestri, come dovrebbero iniziare ad attenuarsi gli effetti del Covid e della debolezza del mercato immobiliare. Allo stesso tempo, si dovrebbe vedere l’arrivo di politiche di sostegno che potrebbero aiutare l’economia reale.

Meno problemi per il controllo della pandemia

Per quanto riguarda la pandemia, il gestore mette in conto che di tanto in tanto si potrebbero vedere ancora dei mini-focolai, ma si aspetta che la Cina eviti un’altra grave disruption come quella vista a Shanghai. Inoltre, anche se non esiste una tempistica chiara su quando il Paese adotterà una politica di convivenza con il Covid, l’accelerazione delle vaccinazioni e l’approvazione dei farmaci anti COVID-19 sono comunque segnali positivi. Per questi motivi, al di là delle sfide a breve termine, secondo Wenli Zheng, l’economia cinese sarà molto meglio posizionata tra uno o due anni dopo avere sperimentato, nel 2021, un’ondata di inasprimento del credito e delle normative in diversi settori. Una serie di norme introdotte per perseguire obiettivi di prosperità comune avevano infatti alimentato lo scetticismo sulle prospettive di rendimento delle società quotate e attive in alcuni settori chiave.

I titoli sono sottovalutati

In particolare, questi provvedimenti hanno provocato una prolungata svendita di molti dei titoli preferiti dal mercato, come quelli delle piattaforme Internet, dell’assistenza sanitaria e del settore immobiliare. Oggi, secondo il gestore di T. Rowe Price, questi settori hanno probabilmente superato il picco del ciclo normativo mentre la regolamentazione si sta spostando verso norme che dovrebbero sostenere maggiormente la crescita. Oggi alcuni titoli cinesi vengono scambiati a una o due deviazioni standard al di sotto dei loro omologhi occidentali e la storia suggerisce che questo tipo di dislocazioni tendono a fornire opportunità a lungo termine. Molti dei fattori che sono stati dietro l’ampia correzione del mercato, pur essendo di natura transitoria, sono stati in grado di offuscare i driver fondamentali favorevoli alle azioni.

La transizione energetica, il motore del futuro

Un occhio di riguardo, suggerisce il gestore, bisogna averlo per le opportunità che offre la transizione verso un’economia più sostenibile. Per questo motivo, il settore dei veicoli elettrici è un’area che, aggiunge il gestore, offre un grande potenziale sia localmente che nel mondo. A differenza delle auto con motori endotermici, per le quali i marchi cinesi sono considerati di qualità e tecnologia inferiore, il quadro è molto diverso per i veicoli elettrici. Mentre i produttori locali detengono una quota del 30% del mercato automobilistico nazionale ICE, per i veicoli elettrici tale quota sale infatti al 65%. La Cina ha chiaramente il potenziale per diventare un’importante base produttiva globale per auto e componenti dei veicoli elettrici (EV) tanto che sta già costruendo una delle supply chain EV più complete al mondo. Le opportunità di investimento non riguardano solo settori ovvi come le batterie per auto elettriche e i produttori di auto, ma anche settori come i ricambi per auto, le aziende di automazione e i chip. Gli EV potrebbero così diventare un motore fondamentale per l’ammodernamento industriale del Paese nel prossimo decennio.

Gli obiettivi e le potenzialità dell’economia green

La transizione della Cina da un’economia ad alta intensità di carbonio a un’economia più sostenibile offre anche una spinta alla trasformazione industriale. Il Paese intende spendere circa 16mila miliardi di dollari per la sua transizione verde, al fine di raggiungere l’obiettivo della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2060. L’obiettivo è anche quello di raggiungere il picco delle emissioni entro il 2030. L’esperto ritiene che il Paese sia ben posizionato per raggiungere questi obiettivi, in quanto detiene già una quota del 79% del mercato globale dell’energia solare e del 41% dell’energia eolica. Veniamo ai motivi strutturali e ciclici per cui le azioni cinesi appaiono interessanti: la Cina continua ad essere sostenuta da un forte consumo interno, da una continua industrializzazione e da una crescente tecnologia e innovazione. Da un punto di vista ciclico, con l’allentamento della politica monetaria a sostegno della crescita e con le valutazioni depresse in molte aree del mercato, il gestore si dice costruttivo sulle prospettive dell’azionario cinese.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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