SEI UN CONSULENTE FINANZIARIO AUTONOMO? 
Scopri i vantaggi del nostro servizio
Chiama gratis 800 92 92 95 CONTATTACI

Compila il modulo per essere richiamato

Se sei interessato al nostro servizio lasciaci i tuoi dati. Un nostro operatore ti contatterà per fornirti gratuitamente e senza impegno tutte le informazioni relative a FondiOnline.it

Dati di contatto

Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo
Errore nella compilazione del campo

Informazioni addizionali

Errore nella compilazione del campo
* Nota: i campi indicati con l'asterisco sono obbligatori

Privacy e condizioni di utilizzo

High yield: opportunità in vista nel 2023, soprattutto in Europa

Per il 2023 il mercato delle emissioni high yield presenta interessanti margini, dopo che gli emittenti di questo segmento hanno potuto beneficiare, per lungo tempo, di bassi costi di finanziamento. Le migliori opportunità sembrano risiedere in Europa e, in particolare, nei settori Tlc e servizi.

23/12/2022
scritta quotation taccando a un pc
Prospettive 2023 del mercato high yield

Le obbligazioni ad alto rendimento, quelle più rischiose per intenderci, sono ben posizionate in vista del nuovo anno e per affrontare la prospettata recessione, mentre le Banche centrali continuano ad alzare i tassi d’interesse al fine di riportare sotto controllo l’inflazione. Finora i mercati finanziari sono stati poco generosi con gli investitori: i prezzi degli asset sono praticamente crollati, soprattutto quelli degli investimenti considerati più rischiosi, come – appunto - il debito high yield. Il livello di ansia è tale che, avverte Mike Della Vedova, gestore del fondo Funds SICAV – global high income di T. Rowe Price, gli investitori arrivano a chiedersi se la crisi assomiglierà alla bolla delle dot-com del 2001 o alla crisi globale (GFC) del 2008.

Se ci sarà recessione, sarà meno impattante

Nonostante questi dubbi c’è una buona notizia: se questa volta ci sarà una recessione è probabile che impatterà molto meno sugli utili societari delle precedenti. Il gestore non crede che nel 2023 ci sarà un forte aumento delle insolvenze, anche se le attuali valutazioni lo lasciano pensare. Il mercato, sostiene, sta considerando un tasso di default più elevato perché è influenzato dai timori macro e non riconosce la stabilità che i bassi costi di finanziamento hanno portato a molti emittenti high yield. Dopo l’ondata di rifinanziamenti del 2020-2021, infatti, la maggior parte delle aziende ha elevati livelli di liquidità rispetto al debito: hanno sfruttato al meglio i bassi tassi, allungato le scadenze, ridotto i costi e ottimizzato la struttura di capitale.

I fondamentali rimangono solidi

In altre parole, le condizioni fondamentali dell’asset class high yield e la qualità del credito sottostante, secondo Della Vedova, rimangono solide pur considerando un possibile aumento dei default (al 3% circa). La performance degli high yield è molto correlata a quella di altri asset di rischio. Pertanto, il gestore stima che gli eventi sul mercato più ampio, come i sell-off azionari in risposta ai rialzi dei tassi della Fed, potrebbero portare a un ulteriore allargamento degli spread creditizi. Storicamente, quando il tasso privo di rischio e gli spread creditizi hanno raggiunto i livelli attuali (è accaduto quattro volte dalla crisi finanziaria globale) si sono registrati rendimenti interessanti a 12 mesi nel credito high yield, il che fa ben sperare per il 2023.

In Europa le migliori opportunità

Per quanto riguarda le aree di opportunità, Della Vedova ritiene che l’Europa offra valore nonostante le sue potenziali prospettive di recessione, anche se la selettività è più importante che mai. Pur ammettendo che la sua economia potrebbe subire una frenata più marcata rispetto ai suoi omologhi, il mercato high yield locale dovrebbe trarre vantaggio dalla minore esposizione ai mercati ciclici (come le commodity) rispetto a quello Usa. L’Europa ha inoltre una qualità del credito più elevata degli Usa, con maggiori società con rating BB (70,7% contro 52,3%) e un minor numero di società con CCC o inferiore (5,5% contro 11,1%). Inoltre, il mercato europeo è più giovane e meno maturo di quello Usa: potenzialmente offre quindi maggiori opportunità di trovare indicazioni sui prezzi e informazioni utili a orientarsi.

Occhio alle Tlc europee e ai servizi

I fari di T. Rowe Price sono puntati su alcuni settori del mercato high yield, in particolare vedono valore negli operatori europei di telecomunicazioni via cavo e integrati. Questo comparto, ha spiegato Della Vedova, è sostenuto da trend di lungo periodo nel consumo di media e da modelli di business stabili e ricorrenti, cosa importante in un momento di rallentamento della crescita. Secondo il gestore, infine, ci sono opportunità anche nel settore dei servizi. Si tratta, precisa, di un settore ampio e molto diversificato, che offre molte opportunità potenzialmente interessanti, ma con l’aumento dei prezzi la ricerca fondamentale è imperativa.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

high yield europa rowe
Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all'utilizzo di informazioni ed analisi presenti sul sito è di esclusiva responsabilità dell'investitore, che deve considerare i contenuti del sito come strumenti di informazione. Le informazioni, i dati e le opinioni fornite all’interno della sezione “news” di questo sito si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede; in nessun caso, tuttavia, si potrà ritenere che Innofin SIM abbia rilasciato attestazioni o garanzie, esplicite o implicite, in merito alla loro attendibilità, completezza o correttezza. Lo scopo dei dati e delle informazioni divulgate attraverso la sezione “news” del sito è prettamente informativo; esse non rappresentano, in alcun modo, una sollecitazione all'investimento in strumenti finanziari.

Articoli correlati