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Risparmio: frena la raccolta delle reti in aprile

In aprile i consulenti finanziari hanno registrato una raccolta netta per circa 3,7 miliardi, in calo di quasi il 23 per cento rispetto al mese precedente. Rallenta la crescita della liquidità che, comunque, da gennaio è aumentata di circa il 113 per cento. SI confermano leader i fondi stranieri.

16/06/2022
pile di monete e omini con grafici sullo sfondo
Andamento della raccolta dei consulenti finanziari in aprile

In aprile i risparmiatori hanno tirato i remi in barca a causa della volatilità dei mercati finanziari e delle preoccupazioni sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Non solo, le crescenti pressioni inflative e il costante rallentamento della crescita economica globale hanno posto loro non pochi dubbi su dove allocare il capitale. Così, nel mese i consulenti abilitati alla raccolta fuori porta hanno registrato sottoscrizioni nette per circa 3,7 miliardi di euro, in calo del 22,89% rispetto al mese precedente. La contrazione, tiene a sottolineare Assoreti, è esclusivamente attribuibile alla marcata riduzione del flusso di risorse nette posizionate sui conti correnti e sui depositi.

Il boom della liquidità nei primi quattro mesi

La liquidità, infatti, in aprile aumenta di soli 155 milioni di euro (+2,2 miliardi in marzo). Ad evidenziare la maggiore cautela degli italiani è comunque la performance segnata dalla liquidita nei primi 4 mesi dell’anno: +112,9% annuo a 5,57 miliardi. Tuttavia, c’è da rilevare che, in aprile, la raccolta realizzata complessivamente su strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiunge 3,5 miliardi, +36,6% mensile. In particolare, il flusso netto sulla componente gestita si attesta a 2,1 miliardi (+17% mensile) e le risorse nette sugli strumenti finanziari amministrati valgono più di 1,4 miliardi (+80,6%). Ma il bilancio tendenziale è comunque nettamente negativo (-34%) e coinvolge quasi tutte le macro-famiglie.

Il capitale tenuto fermo è eroso dall’inflazione

La performance di aprile, se contestualizzata con lo scenario attuale, testimonia (specialmente nella valutazione dell’asset mix) comunque la crescita delle reti e la costante stimolazione della domanda di consulenza degli italiani. È quanto afferma Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, spiegando che il processo di pianificazione e di diversificazione degli investimenti è continuo e coinvolge anche la liquidità raccolta nei mesi precedenti che, progressivamente, viene indirizzata verso soluzioni finanziarie più efficienti. Insomma, alla luce della persistente elevata inflazione, tra gli investitori c’è la consapevolezza che l’attuale congiuntura intacca ulteriormente il valore reale dei risparmi lasciati su conti correnti e depositi.

Risparmio gestito, si conferma la leadership dei fondi esteri

In aprile la distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi di raccolta netti per 611 milioni. Il coinvolgimento degli Oicr aperti di diritto estero si conferma prevalente (637 milioni), così come la raccolta netta positiva per i fondi chiusi mobiliari (42 milioni). Ancora in negativo, invece, il bilancio dei fondi aperti italiani (-69 milioni). La raccolta netta sulle gestioni collettive azionarie supera il miliardo di euro, mentre quasi il 52% delle risorse nette destinate alla componente gestita di portafoglio confluisce sul comparto assicurativo/previdenziale con volumi pari a 1,1 miliardi di euro. In positivo la raccolta di tutte le tipologie di prodotto, con la prevalenza dei versamenti netti sulle polizze multiramo (514 milioni) e delle unit linked (428 milioni).

Il bilancio delle gestioni patrimoniali individuali è positivo per 395 milioni, mentre le scelte degli italiani privilegiano ancora le Gpf (298 milioni). Il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, supera 1,8 miliardi di euro, compensando i deflussi realizzati dagli altri canali di distribuzione e portando, così, in positivo il bilancio mensile dell’industria, a 1,6 miliardi di euro. Da segnalare che l’apporto da inizio anno sale, di riflesso, a 7 miliardi e rappresenta il 48,5% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi (14,3 miliardi).

Risparmio amministrato, italiani ancora allettati dall’azionario

Per quanto riguarda il risparmio amministrato, circa il 50% della raccolta netta realizzata sulla componente finanziaria del comparto coinvolge i titoli azionari (717 milioni). Resta positivo il saldo delle movimentazioni per quasi tutte le altre tipologie di strumento e, in particolare, per i certificate (333 milioni) e i titoli di Stato (262 milioni).

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

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