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Una nuova alba per le materie prime?

14/12/2016

In questo periodo le tre commodities che pesano di più nel paniere sono il gas, l’oro e il barile di brent, che assorbono circa il 30% dell’indicatore. Le distinte prospettive per il 2017.

Dopo alcuni anni di ribassi e continue raccomandazioni negative da parte degli esperti, il 2016 sembra aver segnato il punto d’inflessione per trasformare le materie prime in una nuova opportunità di investimento nel 2017. Per la prima volta negli ultimi quattro anni, sono molte le case d’investimento che consigliano di sovraponderare il segmento.

La stessa indicazione sembra arrivare dalle operazioni di acquisizione e fusione che interessano le società attive nel settore: la mining company britannica Glencore e il Governo del Qatar hanno acquistato una partecipazione del 19,5% nel colosso petrolifero statale Rosneft.

La recente accelerazione degli indici PMI e l’aumento delle aspettative d’inflazione suggeriscono che i mercati delle materie prime stanno entrando in una fase ciclica caratterizzata da maggiore forza. Le buone notizie arrivate dalla Cina (tenuta dell’economia e ridotti rischi di un brusco atterraggio per la crescita del paese) e l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Usa, hanno consentito alle materie prime di archiviare il castigo ricevuto negli ultimi anni a causa dei timori per un rallentamento dell’economia mondiale.

Oltre alle attese per un’accelerazione della crescita mondiale, il segmento potrebbe ricevere un’ulteriore spinta rialzista dall’assorbimento dell’eccesso dell’offerta e dal ritrovato equilibrio tra domanda e offerta. Il team di Goldman Sachs ha recentemente pubblicato un’analisi in cui analizza le prospettive di quattro materi prime: carbone, ferro, oro e soia. Per le prime due, il team sostiene che la performance conseguita nel 2016 è frutto di pura casualità e della politica interna perseguita dalla Cina.

La quotazione del ferro si è rivalutata dell’89% nel 2016, spingendosi fino a livelli non sperimentati dal 2014. Per il 2017 le attese non sono positive perché le misure introdotte dal Governo di Pechino per cercare di porre freno alla corsa dei prezzi delle case, potrebbero penalizzare non poco la quotazione. Tuttavia, non tutti gli esperti condividono questa linea perché l’annuncio del piano d’investimenti infrastrutturali fatto dal neo presidente Usa ha rilanciato le ipotesi più ottimiste sull’andamento delle quotazioni nel 2017.

In quanto alla soia, che ha accumulato un progresso del 20% da inizio anno, gli analisti credono che i rialzi non continueranno a causa dei raccolti eccezionali, in particolare quelli negli Usa e in Brasile.

Per quanto riguarda l’oro, dopo aver vissuto un anno favorevole in scia alle incertezze legate alla Brexit, alle elezioni Usa e alla situazione del sistema bancario italiano, nelle ultime settimane si è mosso al ribasso e ha ridotto i suoi guadagni. Il trend ribassista potrebbe continuare in caso di ulteriore rafforzamento del biglietto verde e di incremento dei tassi d’interesse. E’ significativo notare come dalla vittoria di Trump, il dollaro si è rafforzato contro tutte le valute fatta eccezione per quelle dei paesi esportatori di materie prime. Senza questo quadro di riferimento, il metallo giallo potrebbe tornare a rivalutarsi.

Nel gruppo dei metalli preziosi, un’attenzione particolare meritano il palladio e il platino –inseriti dal team di Ubs tra le 10 possibili idee d’investimento per l’anno nuovo- che potrebbero beneficiare dell’uso di marmitte catalitiche destinate alla riduzione delle emissioni di gas inquinanti.

Secondo Goldman Sachs, l’aumento dei prezzi delle materie prime ha avuto un ruolo fondamentale per l’economia nell’anno che sta per chiudersi perché ha consentito a molte imprese iperindebitate di far quadrare i conti ed evitare il default. Allo stesso modo, l’atteso rialzo delle quotazioni del barile nel 2017 potrebbe tornare utile per stabilizzare le condizioni del sistema finanziario attraverso una normalizzazione della politica monetaria (aumento dei tassi che consentirà alle banche di uscire dalla secche dei tassi zero e una benefica accelerazione dell’inflazione.

A cura di: Rocki Gialanella

Parole chiave:

rame oro ferro materie prime
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