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Quaranta mercati azionari sotto la lente

14/04/2017

Proviamo a paragonare i 40 maggiori mercati azionari del pianeta su varie fasi temporali, specificatamente 1996-2002, 2002-2007 e infine 2008-2016, ottimizzando ciascun set di dati per prevedere come si sarebbe comportato in dollari ogni listino, rappresentato dal proprio benchmark principale, nella fase successiva rispetto all’Msci Acwi, che raccoglie i principali mercati sia emergenti, sia sviluppati, in pratica il mondo intero. Lo scopo è capire quali probabilità ci fossero che i singoli paesi nel periodo successivo a ciascuna fase analizzata potessero sovraperformare la media mondiale dei rendimenti azionari.

Attenzione: in questo esperimento non si è voluto analizzare la probabilità di vedere in futuro performance positive (o negative). Mettiamo  che un qualsiasi mercato sia nella lista dei “cattivi”, ossia di quelli che dovrebbero fare peggio dell’Msci Acwi in dollari: potremmo benissimo andare incontro per esempio a cinque anni di continui cali di borsa (oppure di boom) con però il mercato sotto osservazione che perde un po' di più (oppure viceversa guadagna in maniera meno intensa) in conformità a quanto era stato previsto dall’approccio. I calcoli effettuati neppure dicono da quale fonte, alfa o beta, potrebbe venire l'eventuale sovraperformance. Infatti potrebbe tranquillamente essere che una piazza che ha passato nove anni di eccesso di negatività si trovi a sovraperformare in futuro semplicemente per via di: a) un rinnovato boom dell'equity mondiale, b) un'accresciuta correlazione con l’ampliamento dei movimenti con il resto del pianeta, senza per questo generare significativo alfa.

Inoltre il fatto che la borsa A presenti una probabilità di sovra o sottoperformare rispetto a quella B non vuole dire necessariamente che bisogna aspettarsi che A vada meglio di B: infatti per fare ciò bisogna aggiungere alcuni calcoli supplementari. In pratica non stiamo misurando il valore atteso dei rendimenti dei vari mercati: potrebbe benissimo verificarsi un caso in cui il listino A sia sostenuto da fondamentali economici e finanziari tali da rendere probabile una sovraperformance mentre quello B però, se si verificassero alcune circostanze improbabili, potrebbe crescere talmente tanto da elevare al di sopra di A il suo valore atteso complessivo.

Facciamo un esempio numerico. Mettiamo che ci siano solo due scenari e che A abbia una percentuale del 60% di sovraperformare del 10% l’Msci Acwi: metteremo nella nostra logica binaria la suddetta borsa nel campo dei relativamente buoni, con il 40% di probabilità invece di pareggiare il benchmark mondiale. Il valore atteso dell'extra-rendimento sarà pari a: 0.6X10%+0,4X0%= +6% di sovraperformance attesa. Ora supponiamo che B invece presenti il 30% di probabilità di accumulare il 50% in più rispetto al pianeta con però un 70% di chance di ottenere -10%.  In questo caso inseriremo B fra i cattivi pur presentando un valore atteso dell'extra-rendimento pari a 0,3X50%+0,7x(-10%)= +8%, chiaramente superiore a quello di A.

Infine i lettori avranno notato un elemento: il set di dati a livello temporale su cui abbiamo allenato il modello è completamente arbitrario anche se, come abbiamo visto di recente nella serie sulle tigri asiatiche, i suddetti periodi corrispondono a cicli finanziari ed economici abbastanza precisi. Detto ciò, altrettanto arbitrario sarà scegliere l'orizzonte temporale futuro su cui applicare le previsioni ricavate con la fase temporale più recente, ossia il 2008-2016: diciamo comunque che ci vuole come minimo un quinquennio per attribuire un minimo di validità alle previsioni.

Anticipiamo per questa puntata alcuni dei criteri su cui ci siamo basati per creare la nostra tabella di probabilità e i dati più sorprendenti. Andiamo con ordine: per arrivare al risultato abbiamo considerato per ogni nazione l'andamento in ogni periodo del suo Pil nominale in dollari, del proprio principale benchmark azionario in valuta locale e l'andamento del Pil complessivo. Da questi elementi si ricava un valore da inserire in una funzione logistica standard.

Se ciò dovesse avere la stessa chiarezza di un codice sumero, basterebbe ricordarsi che con tale funzione si calcola (fra le altre cose) la probabilità che un evento si riveli vero o falso. Nel nostro caso il quesito binario cui vogliamo rispondere è se ciascuna delle piazze analizzate sovraperformerà o no l’Msci Acwi.

Stabilito ciò, anticipiamo qualche risultato: stando ai dati del 2007-2016 frullati dal modellino spuntano due evidenti outlier, completamente fuori dal range di valori del resto dell'insieme. Outlier in senso buono: se dovessimo credere all’analisi, l'eventualità che da qua ad almeno cinque anni due borse locali sovraperformino la media della Terra è praticamente certa. Bene le due realtà di cui stiamo parlando sono Italia e Spagna, con gli iberici di gran lunga più avanti rispetto al nostro paese.

Che cosa vuole dire tutto ciò? Essenzialmente che se, e questo è un gigantesco se, le condizioni economiche non si dovessero deteriorare ulteriormente, la semplice rotazione dei capitali porterebbe il martoriato Sud Europa a essere una delle star del prossimo ciclo, il tutto probabilmente con un grado di volatilità basso.

Ma vedremo nelle prossime analisi i dettagli.

A cura di: Boris Secciani

Parole chiave:

Mercati azionari Msci Acwi Spagna Italia
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