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Invesco: effetti del coronavirus sul lungo termine

I profondi mutamenti strutturali porteranno nei prossimi anni ad un sostanziale cambiamento dell'economia globale. Questa è la stima degli esperti della statunitense Invesco. Al centro la sanità pubblica, le assicurazioni, il cambiamento climatico e altre tematiche.

12/05/2020
videochiamata al pc
Cambiamenti nell'economia mondiale

Dopo la profonda recessione mondiale certa per il 2020, ci sarà nei prossimi anni un sostanziale cambiamento dell'economia globale poiché i profondi mutamenti strutturali – che erano già in atto prima della pandemia del coronavirus - sono probabilmente destinati a perdurare. In alcuni casi, stimano gli esperti della statunitense Invesco – saranno addirittura amplificati dalla consapevolezza che bisogna mettere in conto anche gli eventi più estremi e che, pertanto, è utile poter contare su maggiori ‘assicurazioni’ pubbliche, private e di portafoglio.

I ‘sette temi’ che cambieranno l’economia mondiale

Invesco, tra i big delle società di gestione mondiali, si aspetta che l'esperienza di questa pandemia (forse il primo importante shock ad aver colpito quasi tutti i paesi simultaneamente) sposti i riflettori su sette grandi temi negli anni a venire, andando potenzialmente a modificare l'equilibrio tra le proporzioni di reddito da lavoro e rendimenti del capitale a livello del Pil. Questi temi sono: sanità pubblica e assicurazioni, cambiamento climatico, disuguaglianza e fenomeni demografici, la quarta rivoluzione industriale, il futuro dell'euro, il futuro dei mercati emergenti, globalizzazione, geo-economia e geopolitica. 

Senza gli abbondanti aiuti pubblici c’era la depressione

È ormai evidente, ha affermato Arnab Das, global macro strategist EMEA, “che questa recessione sarà molto più violenta rispetto a uno scenario tipico, ma la buona notizia è che non ci aspettiamo una crisi finanziaria sistemica a differenza del 2008-2009, in ragione della risposta energica e abbondante dei principali Istituti centrali e dei Governi, che sono intervenuti per costruire una rete di protezione”. Tuttavia, ha aggiunto, “i pacchetti di politiche monetarie e fiscali non possono certo compensare del tutto il crollo della spesa privata, e per estensione dell'attività economica globale, ma senza di essi sarebbe molto più lecito aspettarsi di finire in una spirale decrescente verso una recessione pluriennale, simile alla pandemia di spagnola del 1918-20, che probabilmente contribuì alla depressione dei primi anni Venti del secolo scorso”.

La domanda ricomparirà online ma l’espansione sarà graduale

Dopo che saranno revocate le restrizioni di movimento la domanda inespressa ricomparirà online, ma è comunque possibile che la crescita economica continui a essere condizionata in negativo da una prevedibile espansione più graduale a livello degli scambi e degli investimenti internazionali. E su questo punto, ha commentato Das, è auspicabile un’azione corale poiché “maggiori saranno la concertazione e la collaborazione a livello mondiale nell'affrontare gli anelli deboli della risposta alla pandemia, ma anche in materia di politica economica, e meglio sarà”. 

Mercati ancora volatili, attenzione al credito degli emergenti

Il team global macro strategist di Invesco ipotizza il protrarsi della volatilità sui mercati in un contesto di pressioni sui fondamentali e sulle imprese nei prossimi trimestri, con una serie di notevoli difficoltà per il credito societario sulla scia dei declassamenti e delle insolvenze in molti settori compromessi. Un’attenzione particolare è da riservare al credito societario dei mercati emergenti dove, suggeriscono, è possibile che intervengano anche le pressioni di rifinanziamento a peggiorare la situazione. A giudizio degli esperti, la pressione sugli utili e sui dividendi costituirà probabilmente una sfida in molti mercati azionari, specialmente nell'Unione europea e nel Regno Unito, ed è probabile che dividendi e riacquisti forniranno molto meno supporto (rispetto al passato) alle azioni Usa.

Rendimenti obbligazionari in ulteriore aumento

Guardando più sul medio-lungo termine, al 2021 e alla fase di normalizzazione post-pandemica dell'economia mondiale, gli esperti di Invesco prevedono invece un ulteriore aumento dei rendimenti obbligazionari, il proseguimento dell'indebolimento del dollaro statunitense ma anche la diminuzione della volatilità e dei premi al rischio per gli asset rischiosi.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

invesco recessione coronavirus economia globale
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