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Inflazione: più alta del previsto, ma è sotto controllo

Gli investitori iniziano a dubitare dei banchieri centrali, secondo i quali l’inflazione resta sotto stretto controllo perché le attuali spinte non prendono origine da fattori strutturali. Intanto da BlueBay ci ricordano che l’inflazione Usa ha sorpreso al rialzo per il terzo mese di seguito.

27/07/2021
Grafico in ascesa su fondo con monete
Analisi di BlueBay sull'andamento dell'inflazione

I mercati sono tornati improvvisamente a fare i conti con un picco di volatilità, condizionati dai crescenti timori che l’aumento dei contagi della variante Delta della pandemia possa interrompere la ripresa in atto, in particolare nei comparti dei servizi (turismo) e dell’industria con un freno sul fronte degli approvvigionamenti. Ma non è solo il Covid-19 a frenare i mercati: sempre più analisti additano le colpe anche all’accelerazione registrata nelle ultime settimane dall’inflazione. Gli investitori, infatti, iniziano a dubitare delle rassicurazioni dei banchieri centrali (dalla Fed alla Bce), secondo i quali la pressione sui prezzi è temporanea e, comunque, ripetono che la situazione prezzi è sotto controllo.

Powell, la politica Usa resterà accomodante a lungo

Lo stesso presidente della Fed, Jerome Powell, ha alimentato le preoccupazioni quando, durante un’audizione davanti alla Commissione bancaria del Congresso, ha ammesso che l’inflazione statunitense “è molto al di sopra del 2% e non siamo a nostro agio con un’inflazione molto al di sopra del 2%”. Queste pressioni, ha affermato, sono state provocate da una “tempesta perfetta” che dovrebbe passare presto, al punto che la Fed dovrebbe continuare a considerare l’attuale surriscaldamento come temporaneo. Infatti, il banchiere ha colto l’occasione per assicurare che la politica monetaria Usa resterà accomodante per un lungo periodo e che la Federal Reserve continuerà a monitorare le minacce inflative.

Bce, strategia che permette di sforare il target del 2%

Toni rassicuranti anche dall’Eurozona Bce, dove l’Eurostat ha certificato che il tasso dell’inflazione è sceso in giugno all’1,9% dal 2% di maggio. La Presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha ripetuto che le attuali tensioni sono temporanee, ha affermato che la caratteristica principale della strategia dell’Istituto è l’impegno a raggiungere il target del 2%. Perciò, ha spiegato, quando si parla di un approccio simmetrico significa che la Banca reagirà con forza per contrastare ogni deviazione significativa da tale obiettivo. E questo, ha precisato, può comportare anche un periodo transitorio in cui l'inflazione si colloca su un livello moderatamente al di sopra dell'obiettivo.

BlueBay, l’inflazione Usa in crescita fino a oltre il 2022

A fare il punto della situazione ci aiuta – tra gli altri - Mark Dowding, Cio di BlueBay, ricordando che i report sull’inflazione Usa hanno sorpreso al rialzo per il terzo mese di seguito. Nel dettaglio, l’indice dei prezzi al consumo headline è arrivato al 5,4% e quello ‘core’ al 4,5% nell’ultimo anno, mentre i prezzi dei fattori produttivi hanno registrato un rialzo del 7,3%. E alla luce dei recenti sondaggi, così come del Beige Book (il libro ‘mastro’ della Fed), c’è il sospetto che ci sia spazio per ulteriori aumenti e, quindi, che l’inflazione non abbia ancora raggiunto il picco. Se l’analisi di BlueBay, basata su aspettative di rialzo per l’inflazione e per i salari nei prossimi mesi, sarà confermata, i prezzi continueranno a crescere ben oltre il target del 2% fissato dalla Fed fino al 2022 e anche oltre.

A cura di: Fernando Mancini

Parole chiave:

inflazione economia banche centrali
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